Mattarella, il discorso di fine anno e l'addio al Quirinale: le reazioni di tutti i leader politici
Il discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i commenti di tutti i leader politici
“Care concittadine, cari concittadini, Ho sempre vissuto questo tradizionale appuntamento di fine anno con molto coinvolgimento e anche con un po’ di emozione. Oggi questi sentimenti sono accresciuti dal fatto che, tra pochi giorni, come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale discorso di fine anno, l’ultimo del suo settennato. Chi sperava in un suo bis si dovrà arrendere innanzi all’evidenza visto che una volta di più il Capo dello Stato ha lasciato intendere chiaramente che lascerà il Quirinale e non è disponibile a sostenere un nuovo incarico.
C’è la “necessità di guardare insieme con fiducia e speranza al nuovo anno”, ha proseguito aggiungendo il suo personale ringraziamento “a ciascuno di voi per aver mostrato, a più riprese, il volto autentico dell’Italia”.
“Sono stati sette anni impegnativi, complessi, densi di emozioni: mi tornano in mente i momenti più felici, ma anche i giorni drammatici, quelli in cui sembravano prevalere le difficoltà e le sofferenze”, ha evidenziato Mattarella, rimarcando come non sia mai mancata “l’aspirazione diffusa degli italiani a essere una vera comunità, con un senso di solidarietà che precede, e affianca, le molteplici differenze di idee e di interessi”.
Mattarella, discorso di fine anno: “Covid? Fidarsi della scienza scegliendo di vaccinarsi”
Spazio naturalmente anche al Covid che negli ultimi due anni ha “sconvolto” la vita del mondo intero e quindi anche quella degli italiani. Per quel che riguarda la lotta al virus, Mattarella ha invitato a “fidarsi della scienza e delle istituzioni, adottando le precauzioni raccomandate e scegliendo di vaccinarsi. La quasi totalità degli italiani, che voglio, ancora una volta, ringraziare per la maturità e per il senso di responsabilità dimostrati”.
Negli ultimi mesi del 2021 la variante Omicron ha provocato una nuova ondata di contagi, gettando ulteriori ombre sul futuro. “Non dobbiamo scoraggiarci, né abbassare la guardia”, ha sottolineato il Capo dello Stato, ricordando “la sensazione di impotenza e di disperazione che respiravamo nei primi mesi della pandemia di fronte alle scene drammatiche delle vittime del virus. Alle bare trasportate dai mezzi militari. Al lungo, necessario confinamento di tutti in casa. Alle scuole, agli uffici, ai negozi chiusi. Agli ospedali al collasso”.
“Cosa avremmo dato, in quei giorni, per avere il vaccino? – ha proseguito – La ricerca e la scienza ci hanno consegnato, molto prima di quanto si potesse sperare, questa opportunità. Sprecarla è anche un’offesa a chi non l’ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla”.
Mattarella ha posto attenzione anche agli anni precedenti al coronavirus, segnati dalla minaccia del terrorismo internazionale di matrice islamista oltreché dai terremoti, le alluvioni. E ancora i caduti, militari e civili, per il dovere; i tanti morti sul lavoro; le donne vittime di violenza .
“Anche nei momenti più bui – ha dichiarato -, non mi sono mai sentito solo e ho cercato di trasmettere un sentimento di fiducia e di gratitudine a chi era in prima linea», simbolo del ‘patriottismo’ concretamente espresso nella vita della Repubblica. Un legame che troviamo ben espresso nella Costituzione, “il fondamento, saldo e vigoroso, dell’unità nazionale”.
Per quel che riguarda la sua esperienza al Quirinale ha detto “che ciascun Presidente della Repubblica, all’atto della sua elezione, avverte due esigenze di fondo: spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale, del bene comune come bene di tutti e di ciascuno”.
Un’immagine di Sergio Mattarella durante il discorso di fine anno
“E poi – ha aggiunto – salvaguardare ruolo, poteri e prerogative dell’istituzione che riceve dal suo predecessore… Non tocca a me dire se e quanto sia riuscito ad adempiere a questo dovere. Quel che desidero dirvi è che mi sono adoperato, in ogni circostanza, per svolgere il mio compito nel rispetto rigoroso del dettato costituzionale”.
Capitolo giovani e precarietà diffusa. “L’Italia ha le risorse per affrontarle” e deve dare spazio ai “giovani che si impegnano nel volontariato, si distinguono negli studi, amano il proprio lavoro, si impegnano nella vita delle istituzioni, vogliono apprendere e conoscere, emergono nello sport, hanno patito e risalgono la china imboccando una strada nuova”.
Dunque l’augurio che “il testimone non venga negato alle loro mani. Alle nuove generazioni sento di dover dire: non fermatevi, non scoraggiatevi, prendetevi il vostro futuro perché soltanto così lo donerete alla società”. “Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Sporcatevi le mani, mordetela la vita… Voi non siete il futuro, siete il presente”, ha scandito prendendo a prestito le parole del professor Pietro Carmina , vittima del recente, drammatico crollo di Ravanusa.
“Siamo pronti ad accogliere un nuovo anno, ed è un momento di speranza. Guardiamo avanti, sapendo che il destino dell’Italia dipende anche da ciascuno di noi”, ha aggiunto per poi concludere con una menzione a Papa Francesco “per la forza del suo magistero”.
SONDAGGIO – Mattarella, ti è piaciuto il discorso di fine anno?
Mattarella, discorso di fine anno: le reazioni dei leader politici e di Mario Draghi
“Sono parole che toccano il cuore di tutti i cittadini. È il miglior augurio di buon anno per l’Italia”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si esprime così dopo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica.
“Condivido l’apprezzamento del Presidente Mattarella sul senso di responsabilità dei cittadini che, di fronte ad una emergenza senza precedenti come il Covid, hanno saputo rialzare la testa e ripartire. Ripartire da un punto di vista sanitario con i vaccini e da un punto di vista economico contribuendo con il loro lavoro ad una forte ripresa economica”. A parlare è il presidente del Senato, Elisabetta Casellati. “Ringrazio il Presidente Mattarella – ha aggiunto – per l’autorevolezza e l’equilibrio che hanno ispirato il suo operato”.
“Al Presidente Mattarella voglio rivolgere un sincero e non rituale ringraziamento. Per le parole di stasera e soprattutto per quanto ha fatto in questi sette anni da garante della Costituzione e dell’unità nazionale. Con saggezza e autorevolezza ha ispirato la nostra comunità, sostenendola e accompagnandola in uno dei periodi più complessi della sua storia”. Lo ha dichiarato il presidente della Camera, Roberto Fico.
“Il momento che stiamo vivendo – ha aggiunto Fico – impone senso di responsabilità e coesione; e l’impegno delle istituzioni e di ciascuno di noi deve proseguire nel solco avviato. L’anno appena trascorso ha visto il nostro Paese fare fronte all’emergenza, adottare le misure per la ripartenza, lavorare per superare le difficoltà e le diseguaglianze acuite dall’impatto della crisi pandemica”.
E ancora: “Come ha ricordato il Presidente Mattarella, lo spirito di comunità che siamo stati capaci di esprimere deve continuare a orientare il nostro agire quotidiano, perché ciò è indispensabile per affrontare le sfide presenti e future. Ancora grazie, Presidente. E buon anno a tutti voi”.
“Il simbolo dell’unità nazionale. Ha sempre trasmesso fiducia, certezze e serenità. Grazie al Presidente Mattarella, che nei momenti più bui e davanti alle fragilità di un popolo lacerato dalla pandemia, ha preso sulle proprie spalle l’intero Paese. Non ci ha mai fatto mancare il suo supporto, tracciando la strada da seguire, sempre attento alle esigenze di tutta la collettività”. Così Luigi Di Maio, ministro degli Esteri.
“Oggi – ha aggiunto il pentastellato – dobbiamo guardare avanti, senza dimenticare la sofferenza di questi mesi drammatici. Ma il domani, con la collaborazione di tutti e con un forte attaccamento alle Istituzioni, ci permetterà di far ripartire l’Italia al massimo delle sue potenzialità. Grazie Presidente, un esempio per tutti noi”.
“Grazie Presidente Mattarella”, ha cinguettato su Twitter il ministro della Salute Roberto Speranza.
“Il sentimento che ci unisce è quello della gratitudine verso il Presidente che termina il suo settennato. Siamo grati a Mattarella per come ha saputo rappresentare l’interesse nazionale e guidare il Paese nelle tante crisi che si sono succedute, fino alla prova più impegnativa, quella della pandemia, purtroppo non ancora conclusasi. L’Italia può essere orgogliosa del suo Presidente e grazie a lui può essere orgogliosa delle sue istituzioni”. Lo ha dichiarato il segretario del Pd, Enrico Letta.
“Tra le tante belle esortazioni del discorso finale del settennato – ha aggiunto il leader Dem – voglio rimarcare i tanti riferimenti ai giovani, alle nuove generazioni, alle loro angosce e alle loro speranze, vero e proprio filo conduttore del discorso. Sono sfide che vogliamo fare nostre. Sta a noi, alla politica, al Parlamento e al Governo dare concreti seguiti a questi impegni e mettere finalmente i giovani al centro”.
Matteo Salvini: “Grazie al Presidente Mattarella, di tutto e per tutto. Condividiamo con il Presidente l’orgoglio e il ringraziamento per tutti gli Italiani, dal personale sanitario, ai volontari ed alle forze dell’ordine, che hanno dimostrato responsabilità, pazienza, dignità, forza e coraggio in mesi di gravi difficoltà”.
“La Lega – ha aggiunto il segretario del Carroccio – è fiera del contributo dato al Paese, soprattutto in un governo anomalo come quello attuale, e apprezziamo le parole del Presidente nei confronti di chi si è assunto la responsabilità di contribuire alla guida del Paese: nel 2022 tutti quanti raccoglieremo i frutti di questi sacrifici e di questo impegno, che anche in queste ore ci vede concentrati per fronteggiare il drammatico rincaro delle bollette di luce e gas”.
E ancora: “Apprezziamo anche il riferimento non scontato al pericolo rappresentato dal terrorismo islamista, perché la difesa della vita e dei valori cristiani non siano mai, da nessuna parte e per nessun motivo, messi in discussione. Ringraziamo il Presidente per l’impegno di questi anni e gli assicuriamo che Lega e Centrodestra saranno determinati e determinanti per la scelta del suo successore, speriamo l’ultimo non eletto direttamente dal popolo italiano”.
“Il 2022 sarà anche l’anno della vera, decisiva e necessaria riforma della Giustizia, con lo storico appuntamento coi referendum della prossima primavera. Un passaggio doveroso, soprattutto dopo questi giorni segnati dal dramma di Angelo Burzi e dopo un’epoca di scandali che hanno travolto il Csm e minato ulteriormente la credibilità della Magistratura. Su questi temi, non si può tacere né restare immobili”, ha concluso Salvini.
“Le parole di Mattarella dipingono l’orizzonte di un impegno politico a cui non possiamo sottrarci. Il bisogno di consegnare il testimone ai nostri giovani; l’esigenza di contrastare precarietà e disuguaglianze guardando in faccia la realtà senza filtri di comodo; la sfida della transizione ecologica e digitale”. Così Giuseppe Conte, leader del M5s.
“E poi l’appello all’unità e alla responsabilità di ognuno in questi momenti così difficili in cui dobbiamo essere compatti, trovando nella solidarietà, nella coesione, nella forza morale la speranza e la fiducia per non lasciarci mai scoraggiare. Sono tutti messaggi – ha detto l’ex premier – che rafforzano l’orgoglio che provo nell’aver vissuto – insieme a tutti i cittadini italiani – i momenti più duri di questi anni potendo contare su una guida sempre attenta alle esigenze reali delle persone, all’interesse generale, al bene dell’Italia. Grazie Presidente Mattarella, da tutti noi”.
“Un grazie sincero al Presidente Mattarella per le sue parole di commiato, alte e di grande valore istituzionale. Il suo discorso di commossa vicinanza agli italiani di ogni ceto, lo stimolo per proseguire a rialzare la testa e il ringraziamento alle categorie e agli uomini delle Istituzioni, fanno di questo messaggio di fine anno la degna alta e nobile conclusione di un difficile settennato”. Queste le parole di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia.
“Il suo è il miglior augurio che alla più alta tra le Istituzioni salga persona capace di svolgere l’alto magistero con lo spirito patriottico che serve alla nostra Italia – ha proseguito Meloni -. Nel ringraziarlo ancora ci uniamo al suo auspicio. Se qualcuno volesse nuovamente utilizzare l’allarme Covid, per indurre il Presidente a modificare il suo pensiero e riproporne strumentalmente la rielezione, sappia che Fratelli d’Italia sarebbe contraria. Con rispetto ma con altrettanta fermezza”.
“Grazie Presidente Mattarella per questo 2021 in cui l’Italia ha scelto il futuro cambiando il Governo. Grazie per questi sette anni, intensi e difficili ma pieni di coraggio e bellezza. Grazie infine per il giusto richiamo all’importanza decisiva dei vaccini. Buon 2022, caro Presidente, buon 2022”. Così il leader di Italia viva, Matteo Renzi.