Maternità surrogata, italiani fermati in Argentina: uno è il padre biologico, quanto è costata la gravidanza
Uno dei due italiani fermati in Argentina sarebbe il padre biologico della bimba nata con maternità surrogata. Per la gravidanza la donna avrebbe ricevuto una ricompensa in denaro
Due italiani sono stati fermati in Argentina, all’aeroporto di Buenos Aires, mentre cercavano di tornare in Europa con una bambina nata tramite maternità surrogata. Uno dei due, un oncologo di Padova, sarebbe il padre biologico come riportato dalle fonti locali. La Farnesina riferisce di essere in contatto con il consolato generale a Buenos Aires e di seguire il caso con la massima attenzione.
- Il fermo all'aeroporto di Buenos Aires
- Il costo della maternità surrogata
- Le indagini
- Maternità surrogata reato universale
Il fermo all’aeroporto di Buenos Aires
I due sono stati fermati lo scorso 25 ottobre e da allora sono soggetti a divieto di espatrio e sotto accertamento da parte della polizia giudiziaria argentina. Di fronte alle autorità di frontiera, uno dei due italiani e la madre della bambina hanno dichiarato di essere i genitori biologici, circostanza confermata dai documenti in loro possesso.
La donna ha affermato di voler affidare la neonata al padre, che sarebbe tornato in Italia, transitando prima dalla Francia. Tre elementi hanno insospettito le autorità: i due non sono sposati, risiedono a migliaia di chilometri di distanza e l’uomo ha fatto ingresso in Argentina una sola volta nel 2023.
Fonte foto: ANSA
Senato, 16 ottobre 2024 – Il tabellone con il risultato del voto finale sul Ddl sulla maternità surrogata.
La coppia di uomini ha ammesso alle autorità locali di aver concordato la gravidanza surrogata con una donna di 28 anni residente a Rosario, città situata 300 km a nord della capitale Buenos Aires. Secondo gli accordi, la bambina sarebbe stata poi cresciuta in Italia dalla coppia.
La Nación riporta il commento di un funzionario che sta lavorando al caso: “Si tratta di un caso molto complesso,” dal momento che in Argentina “la materia non è regolamentata” e “non è ancora chiaro quale reato si possa contestare o chi sia il responsabile”.
Il costo della maternità surrogata
È stato accertato che la donna ha agito per necessità economica, essendo una madre single in condizioni di estrema povertà.
Secondo la stampa locale, la donna di Rosario avrebbe ricevuto circa 6 milioni di pesos argentini (5.500 euro) per prestarsi alla pratica della gestazione per altri. Il parto è avvenuto in una clinica di Buenos Aires.
Le indagini
Secondo il quotidiano, né la coppia di italiani né la madre argentina sono stati incriminati. I tre sarebbero invece considerati vittime di un’organizzazione che approfitta di donne indigenti e coppie impossibilitate ad avere figli. Il fermo degli italiani è stato disposto per impedire che la bambina potesse essere portata fuori dal territorio argentino.
Il procuratore Sergio Mola ha aperto un’indagine con tre ipotesi di reato: tratta di esseri umani, vendita di bambini e appropriazione di minori.
La magistratura argentina sta investigando un centinaio di casi simili a quello che ha coinvolto i due italiani.
Maternità surrogata reato universale
Il caso è complicato dal fatto che, dal 16 ottobre, l’Italia considera la maternità surrogata un reato universale.
Secondo la legge recentemente approvata, la coppia di italiani rischia una pena detentiva da 3 mesi a 2 anni e una multa dai 600.000 euro fino a 1 milione di euro.
