L'infettivologo Massimo Galli a processo per presunti concorsi truccati per favorire il pupillo Agostino Riva
L'infettivologo Massimo Galli è stato chiamato a processo nell'inchiesta milanese sui presunti concorsi pilotati alla Facoltà di Medicina
L’infettivologo Massimo Galli, ex primario del Sacco in pensione, è chiamato a processo per presunti concorsi truccati a Milano. Il professore ha rilasciato una dichiarazione spontanea e ribadito che il suo operato è stato corretto. A difendere il virologo sul presunto condizionamento di un concorso universitario per l’assegnazione di un posto da professore associato a Milano è l’avvocato Giacomo Gualtieri.
- Processo per concorsi truccati
- Concorsopoli, l’inchiesta milanese
- Il caso Massimo Galli e il pupillo Agostino Riva
Processo per concorsi truccati
Il gup Livio Cristofano ha preso la decisione in merito all’inchiesta milanese sui presunti concorsi pilotati per i posti da professore e ricercatore. Rinviati a giudizio per “falso” e per una imputazione alternativa tra “turbativa d’asta” e “abuso d’ufficio” sono l’infettivologo Massimo Galli e l’ex collaboratore Agostino Riva.
Galli ha ascoltato la decisione in aula, il 3 ottobre, dove ha rilasciato dichiarazioni in merito alla correttezza del suo operato. Il processo inizierà il 13 dicembre e saranno i giudici a stabilire le responsabilità o meno degli imputati.
Professore Massimo Galli al seminario sull’uso improprio di antibiotici (24 maggio 2022)
Concorsopoli, l’inchiesta milanese
A Milano scatta il caso concorsopoli che include nomi famosi del mondo accademico e medico. Tra questi, oltre Massimo Galli e Massimo Riva, anche altri due protagonisti geograficamente distanti: Claudio Maria Mastroianni, professore alla Sapienza di Roma e Claudia Colomba, associata all’Università di Palermo.
Mentre per Galli e Riva si terrà il processo il 13 dicembre, Mastroianni e Colomba hanno accettato un patteggiamento con pagamento di circa 8 mila euro.
Il caso Massimo Galli e il pupillo Agostino Riva
L’ex primario è accusato di coinvolgimento in un episodio di turbativa d’asta e falso in relazione alla procedura in cui l’ex collaboratore Agostino Riva è poi risultato vincente del ruolo di professore nel 2020.
Secondo l’indagine dei Carabinieri, coordinati dal procurato Maurizio Romanelli, Galli avrebbe “turbato con promesse e collusioni” il concorso e avrebbe aperto una corsia preferenziale per Riva, con l’esclusione di un altro professionista del Niguarda, Massimo Puoti, che risultava più idoneo al ruolo.