Massimo Ferrero arrestato per bancarotta: il presidente della Sampdoria trasferito in carcere
Massimo Ferrero è stato arrestato per bancarotta: il presidente della Sampdoria è stato trasferito in carcere
Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta della procura di Paola per reati societari e bancarotta. Ne dà notizia l’Adnkronos. Secondo quanto si apprende, la squadra ligure non è coinvolta nelle indagini.
Ferrero è stato trasferito al carcere di San Vittore, mentre per altre 5 persone sono stati disposti i domiciliari. Tra loro figurano la figlia di Ferrero, Vanessa, e un nipote, Giorgio. Perquisizioni sono state effettuate in varie regioni, tra cui Lombardia, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria.
Massimo Ferrero arrestato per bancarotta: le dichiarazioni dell’avvocato
Secondo la legale del patron della Sampdoria, Giuseppina Tenga, le manette sono scattate per via del fallimento di alcune società con sede in Calabria.
“È stato prelevato in albergo come un delinquente“, ha fatto sapere l’avvocato. “L’arresto è relativo al fallimento di società calabresi di quattro anni fa. La Sampdoria è estranea. È stata perquisita anche la casa della figlia e del nipote, ed è stato arrestato anche l’autista“.
Giuseppina Tenga avrebbe presentato un’istanza ai magistrati affinché possa essere trasferita a Roma per assistere alla perquisizione e procedere all’apertura di una cassaforte all’interno di un’abitazione di proprietà di Massimo Ferrero.
Massimo Ferrero, le indagini sul presidente della Samp: cosa riguardano
Quella della magistratura calabrese non è l’unica inchiesta che vede coinvolto il patron blucerchiato. Pochi giorni fa era trapelata la notizia che Ferrero è indagato anche dalla procura di Roma per riciclaggio e truffa: l’indagine è legata alla cessione del calciatore Obiang al West Ham per 6,5 milioni di euro, denaro che attraverso società schermo sarebbe rientrato nella disponibilità di Ferrero.
Nei giorni scorsi Ferrero aveva ripetuto la sua disponibilità a cedere la Samp. Aveva fatto per la prima volta anche un prezzo: 170 milioni, a cui ne vanno tolti però almeno 80 di debiti.
Massimo Ferrero, la carriere del presidente della Sampdoria
Ferrero è nato a Roma, nel quartiere popolare di Testaccio. Poco studioso, da ragazzino spesso si reca di nascosto a Cinecittà con Giuliano Gemma. Qui fa la sua prima comparsa nel 1958. Nel frattempo trascorre sei mesi in carcere minorile, riferendo che la reale motivazione fossero le avance verso la figlia di una guardia.
A diciotto anni inizia la carriera nello spettacolo e percorre un lungo iter, da factotum ad autista, sino a ricoprire il ruolo di direttore di produzione (dal 1974 al 1983) in film come A mezzanotte va la ronda del piacere e altri.
Nel 1983 raggiunge la qualifica di organizzatore generale prima e produttore esecutivo successivamente (dal 1983 al 1998) in film come Ultrà di Ricky Tognazzi ed altri, nel quale interpreta anche un piccolo cameo. Altro cameo nel film Camerieri del 1995 nel quale impersona Sem, il venditore di un levriero.
Massimo Ferrero: perché è soprannominato ‘Er Viperetta’
Ferrero è soprannominato Er Viperetta e secondo il suo racconto questo soprannome non ha una connotazione negativa, essendogli stato dato da Monica Vitti, dopo aver difeso l’attrice, nonostante la sua piccola statura, da un aggressore. Lo stesso Ferrero, tuttavia, ha successivamente smentito questa versione, e nel suo libro autobiografico ha infine raccontato che il primo a dargli questo soprannome fu un costumista gay che, rivelatosi masochista, godeva delle botte che Ferrero gli dava reagendo alle sue avance.
Il 9 luglio 2016 è stato premiato con il “Grand Prix Corallo città di Alghero” come personaggio dell’anno.
Il 12 giugno 2014 con la Vici S.r.l. rileva dalla San Quirico S.p.A. di Edoardo Garrone, a titolo gratuito, la Sampdoria, accollandosi circa 15 milioni di euro di debiti.