Mariupol, il comune parla di "forni crematori mobili" e "terroristi locali" assoldati per far sparire i corpi

Terribili notizie arrivano dal fronte di guerra di Mariupol, dopo quelle che hanno riguardato il massacro di Bucha. Stavolta a parlarne sono fonti locali, in particolare si tratta del comune della città costiera a sud dell’Ucraina, che nonostante i continui bombardamenti dei russi e la tragedia umanitaria ancora in corso resiste all’invasione.

Di quali orrori ha parlato il comune di Mariupol?

Il comune di Mariupol parla di “forni crematori mobili” e “terroristi locali” assoldati per far sparire i cittadini uccisi dai russi

Forni crematori mobili per bruciare i corpi dei cittadini di Mariupol uccisi. Li starebbero utilizzando i russi per coprire le tracce dei propri crimini. A parlarne è il comune di Mariupol sul sistema di messaggistica online Telegram, citando a sua volta alcuni testimoni oculari.

Secondo le autorità della città assediata, inoltre, l’esercito russo si sarebbe affidato ad alcuni terroristi del luogo e provenienti dalle repubbliche filorusse a est del Paese (Donbass). A loro toccherebbe il “lavoro sporco”, quello, cioè, di “raccogliere e bruciare i corpi” dei morti a causa del conflitto.

“Gli assassini stanno coprendo le loro tracce. I crematori mobili russi hanno iniziato a operare a Mariupol. Dopo il genocidio avvenuto a Bucha, che ha avuto risonanza internazionale, la massima leadership russa ha ordinato la distruzione di qualsiasi prova dei crimini del suo esercito a Mariupol”.

Forni crematori mobili a Mariupol, gli ucraini: “Questa non è più la Cecenia o Aleppo: è la nuova Auschwitz”

Sono naturalmente immagini che riportano con la mente agli orrori della Seconda Guerra Mondiale, e in particolare alle atrocità commesse dall’esercito nazista. La nota del comune di Mariupol infatti sottolinea che “i russi hanno trasformato Mariupol in un campo di sterminio. Questa non è più la Cecenia o Aleppo: è la nuova Auschwitz”.

E ancora: “Il mondo non assisteva a una tragedia come quella che sta affrontando Mariupol dai tempi dei campi di concentramento nazisti”. I russi starebbero trasformando “l’intera città” in un “campo di sterminio”.

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Son 5mila i morti di Mariupol nelle stime ufficiali, ma si tratta di un bilancio provvisorio, data la difficoltà, nel contesto attuale, di elaborare stime efficaci. La chiusura ai corridoi umanitari, la feroce resistenza degli abitanti, le dimensioni dell’area urbana, in buona parte distrutta, fanno temere il peggio.

Fonte foto: ANSA

Nella ricostruzione degli ucraini, nell’opera di occultamento delle prove dei massacri andrebbe cercato anche il motivo della resistenza di Mosca alle iniziative per l’evacuazione della città: prima occorrerebbe far sparire ogni prova dei massacri.

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Fonte foto: ANSA