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Margherita Agnelli e la battaglia legale contro i tre figli Elkann per il patrimonio: "Restituite l'eredità"

Prosegue la vicenda giudiziaria tra Margherita Agnelli e i figli Elkann: la secondogenita dell'Avvocato punta alla restituzione dell'eredità del padre

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Prosegue l’intricata vicenda giudiziaria tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli Elkann. La figlia dell’Avvocato vuole costringere per via giudiziaria John, Ginevra e Lapo a restituire i beni dell’eredità dei defunti Gianni Agnelli e Marella Caracciolo (sua moglie). La Procura di Torino, nel frattempo, sta cercando i redditi della dinastia più potente d’Italia attraverso fiduciarie collegate a paradisi fiscali.

Margherita Agnelli contro i tre figli Elkann per l’eredità

Come riportato dal Corriere della Sera, un’ordinanza della Cassazione (di gennaio) ha riferito, sintetizzando i “Fatti in causa”, le pretese di lady Agnelli nella sua offensiva legale.

Si punterebbe ai piani alti del sistema di potere dei figli: in particolare all’assetto della Dicembre, la cassaforte (60% John e 20% ciascuno Lapo e Ginevra Elkann), azionista di riferimento di ExorStellantisFerrariJuventus e altre realtà.

margherita-agnelli-elkann-ereditaFonte foto: ANSA
Margherita Agnelli e il marito Serge de Pahlen arrivano al funerale di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli, scomparsa nel 2019

Bisognerà vedere se ci sarà lo spazio giuridico per intraprendere la “scalata” e se Margherita potrà arrivare fin lassù. Al momento, dopo 17 anni e vari procedimenti, la donna avrebbe tra le mani ben poco.

L’indicazione di “evidenti anomalie” filtrata dalle indagini, tuttavia, rappresenterebbe un punto a suo favore.

Il processo in corso

Nella sua ordinanza, la Corte suprema si è occupata di una questione tecnica laterale, annullando parzialmente la decisione del tribunale di Torino di sospendere i lavori in attesa dei giudici svizzeri.

Nell’ inquadrare il procedimento torinese la Cassazione ha però sintetizzato le richieste di Margherita, ovvero “che sia dichiarata l’invalidità o l’inefficacia del testamento della madre“.

Dunque, “che sia aperta la successione legittima, sia accertata in capo all’attrice (Margherita, ndr) la sua qualità di unica erede legittima della madre, sia accertata la quota della quale la madre poteva disporre e, previo accertamento delle donazioni anche indirette e dissimulate, sia accertata la lesione della quota di riserva a essa spettante”.

Margherita “in ogni caso ha chiesto la dichiarazione della sua qualità di erede del padre (…) e la condanna dei convenuti (gli Elkann, ndr) a restituire i beni dell’eredità del padre”. La manovra legale sarebbe dunque tesa ad azzerare tutto, proiettando Margherita nel ruolo di unica erede legittima della madre.

L’assetto della cassaforte

Come ricostruito sempre dal Corriere, John Elkann e la madre Margherita sono entrati nella cassaforte come soci nel 1996, con Gianni Agnelli al comando.

Nel 1999 l’Avvocato modifica lo statuto: “se manco o sono impedito – è il senso – tutti i poteri vanno a John” che, alla morte del nonno, sale al 58%.

L’anno dopo la sua scomparsa (muore nel 2003), Margherita vende per 105 milioni il 33% alla madre ed esce dalla Dicembre sulla base del patto successorio.

Subito dopo la nonna cede tutto ai nipoti, tenendo l’usufrutto: John si consolida al 60%, una leadership che nel suo entourage giudicano “inattaccabile”, a Lapo e Ginevra il resto. È l’assetto attuale di cui però s’è avuta notizia ufficiale nel 2021, dopo 17 anni di carte, transazioni e patti tenuti nascosti.

margherita-agnelli-eredita-elkann Fonte foto: ANSA
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