Marco Belviso espulso dall'associazione Il Mondo al Contrario pro Vannacci: parte la querela contro i vertici
Marco Belviso, dopo essere stato espulso dall'associazione Il Mondo al Contrario che sostiene Vannacci, ha annunciato una querela contro i vertici
Tensione all’interno dell’associazione Il Mondo al Contrario che supporta Roberto Vannacci: dopo essere stato espulso, Marco Belviso ha presentato una querela per violenza privata e minacce.
- Perché Marco Belviso è stato espulso da Il Mondo al Contrario
- Il racconto di Marco Belviso
- La replica di Filomeni a Belviso
Perché Marco Belviso è stato espulso da Il Mondo al Contrario
Il giornalista ed editore della rivista Il Corsaro della Sera Marco Belviso ha deciso di querelare i vertici del comitato Il Mondo al Contrario per “violenza privata e minacce”. Il presidente dell’organizzazione e tenente colonnello in congedo Fabio Filomeni, il segretario Bruno Spatara e il tesoriere Gianluca Priolo avrebbero raggiunto domenica 22 settembre Belviso nella sua abitazione a Udine. Qui, stando al suo racconto, Belviso sarebbe stato aggredito verbalmente per le critiche da lui rivolte alla Lega e sarebbe stato informato dell’espulsione.
A La Repubblica, lo stesso Belviso ha tenuto a precisare: “Voglio specificare che, per quanto io ne sappia, Vannacci non è coinvolto in questa storia“.
Roberto Vannacci.
Il racconto di Marco Belviso
Marco Belviso ha raccontato: “Ho ricevuto un messaggio da Filomeni che mi diceva ‘Tra venti minuti sono lì”. Il giornalista friulano, che ha creato anche la sigla Amici del nord-est per Vannacci, ha poi aggiunto: “Pensavo che Filomeni, che vive in Toscana, avesse fatto tanta strada per chiarirsi. Ero anche uscito a comprare qualche birra”.
Appena entrati nella sua casa, però, i tre avrebbero assunto toni e atteggiamenti minacciosi: “Mi hanno detto che dovevo stare zitto, fermo e seduto sul divano” ha raccontato ancora Belviso.
I tre gli avrebbero esibito un foglio con carta intestata del movimento Il Mondo al Contrario, dove si parlava di una riunione avvenuta a Mestre durante la quale il Consiglio di gestione composto proprio da Filomeni, Spatara e Priolo aveva deciso la sua espulsione dal comitato.
Belviso sarebbe stato messo davanti a un bivio: “Volevano che lo firmassi, oppure che rinunciassi alla mia attività giornalistica, cosa che non posso fare perché è il mio lavoro, così mi sono rifiutato”.
La situazione si sarebbe sbloccata nel momento in cui è suonato il citofono: i tre si sono allontanati e ad attenderli in strada, stando al racconto della persona amica che ha raggiunto Belviso a casa, ci sarebbe stato un altro uomo in macchina.
La replica di Filomeni a Belviso
Il presidente del comitato Il Mondo al Contrario che sostiene Roberto Vannacci, Fabio Filomeni, ha così replicato alle contestazioni di Belviso: “La questione sollevata dal dottor Belviso riguardo la sua espulsione dal comitato è contenuta, senz’altro aggiungere, nella lettera a lui diretta e consegnata personalmente”.
La missiva, ha aggiunto Filimeni, è stata recapitata “con preavviso, correttezza e rispetto, in quanto coordinatore d’area”.
Anche il tenente colonnello in congedo ha annunciato l’intenzione di passare alle vie legali: “Ci tuteleremo nelle sedi opportune dalle espressioni lesive della onorabilità propria dell’associazione e dei suoi appartenenti pubblicate a margine di questa vicenda”.