Mara Carfagna e l'ipotesi di un accordo con Renzi: la replica
La fondatrice di "Voce libera" ha lanciato una critica a Forza Italia e ha fatto chiarezza sulla presunta alleanza con Italia Viva
Mara Carfagna, dopo il lancio dell’associazione “Voce Libera”, ha risposto alle provocazioni di chi sostiene che possa appoggiare il governo Conte e fare un accordo con Italia Viva di Matteo Renzi. Nel corso della sua intervista a Il Giornale, l’esponente di Forza Italia ha lanciato anche un attacco alla gestione del partito.
Mara Carfagna, l’ipotesi di un accordo con Matteo Renzi
In merito al presunto accordo con Matteo Renzi, Mara Carfagna ha risposto: “Sospetto totalmente infondato e frutto di un’analisi politica sbagliata: com’è chiaro dagli avvenimenti delle ultime settimane, è il mondo 5 Stelle che sta costruendo pattuglie di rinforzo per il premier Conte”.
Alla domanda se il voto di Italia Viva sulla prescrizione allineato con Forza Italia contro la riforma Bonafede non sia un segnale di avvicinamento, Carfagna ha risposto: “Renzi ha sempre avuto una posizione più garantista di larga parte di Pd e M5S. Penso abbia votato in coerenza, a difesa della Riforma Orlando sulla prescrizione, senz’altro più accettabile di quella grillina”.
Mara Carfagna e “l’errore politico” di Forza Italia
Sulla stagione che l’ha vista coordinatrice di Forza Italia insieme a Toti, Carfagna ha dichiarato: “Penso che aver cancellato quell’assetto dopo appena un mese sia stato un errore politico che in molti non hanno compreso. È giusto che ora chi ha promosso soluzioni diverse le gestisca secondo le sue convinzioni e capacità. Quanto a me: non mi sono mai serviti i gradi da maresciallo per fare politica”.
“Spero che se si andrà al voto Toti torni ad essere un compagno di viaggio più che un competitore”; ha aggiunto. “Il punto non è la leadership della Lega, che è un fatto numerico, ma l’ atteggiamento di Fi: ci rassegniamo o cerchiamo di riconquistare un ruolo?”.
“Voce libera”, secondo Mara Carfagna, “ha contribuito a rafforzare il legame con il partito di molti parlamentari scontenti di una gestione che troppo spesso è apparsa pigra, rassegnata al declino elettorale”.
Parlando dell’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini, Mara Carfagna ha detto: “Non ho apprezzato il braccio di ferro sulla Gregoretti: era una nave militare, c’erano già accordi con l’ Europa per la redistribuzione dei profughi, lasciare quelle persone in mare fu un atto di propaganda o poco più. Ma la richiesta del processo per Salvini è palesemente pretestuosa: tutto il governo sapeva, tutto il governo avallò”.