Manovra, giudizio Commissione Ue: ok ma con riserva, governo bocciato su Pos, pensioni e contante
La Commissione europea ha dato il proprio giudizio circa la Manovra economica del governo Meloni
La Commissione europea si è pronunciata sull’impianto della Manovra previsto dal governo Meloni con il Documento Programmatico di bilancio. L’organo ha promosso buona parte delle misure ma non quelle relative agli obiettivi di progresso fiscale. In particolare, la Commissione continua a incentivare più misure atte a combattere l’evasione e ad accelerare sul fronte dei pagamenti digitali.
- Ue sulla Manovra italiana: ok ma con riserva
- Paolo Gentiloni: "Giudizio positivo ma con segnalazione di criticità"
- Le misure non in linea
- Il giudizio di Bruxelles e la reazione di Giorgia Meloni
Ue sulla Manovra italiana: ok ma con riserva
Nell’esprimersi sul Dpb, la Commissione crede che il progetto di bilancio dell’Italia sia idoneo agli orientamenti di bilancio contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 e definisce “plausibili” le ipotesi macroeconomiche alla base del progetto di bilancio “sia nel 2022 che nel 2023”.
“La valutazione della Commissione sull’impatto di bilancio delle misure di politica fiscale è sostanzialmente in linea con quella del governo”, fanno sempre sapere da Bruxelles.
Paolo Gentiloni: “Giudizio positivo ma con segnalazione di criticità”
“Un giudizio complessivo positivo con alcuni rilievi critici”, il commento del commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni parlando con la stampa a Strasburgo.
L’invito dell’Ue all’Italia era “in sostanza di tenere sotto controllo la spesa corrente in un periodo come questo caratterizzato da alta inflazione e dalla stretta della politica monetaria e questa raccomandazione di prudenza è stata percepita dal governo”.
Le misure non in linea
Promozione con riserva. Dalla Commissione Ue affermano infatti che la manovra contiene delle misure “che non sono in linea” con le raccomandazioni specifiche per l’Italia sulla lotta all’evasione fiscale.
In particolare, le misure contestate sono quelle che riguardano l’innalzamento del tetto per le transazioni in contanti da 2 a 5mila euro nel 2023; la misura “equivalente a un condono” (la cosiddetta pace fiscale) di cancellazione dei debiti fiscali inferiori a 1.000 euro relativi al 2000-2015; la norma del limite a 60 euro per rifiutare pagamenti pos senza sanzioni e “il rinnovo, con criteri di età più severi, nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato scaduti a fine 2022″.
Nelle scorse ore, per quel che riguarda il Pos, il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè ha dichiarato: “Il governo, in accordo con la Commissione europea, sta ragionando sulla possibilità di portare da 60 a 40 euro la soglia per i pagamenti che si possono effettuare senza Pos”.
Il giudizio di Bruxelles e la reazione di Giorgia Meloni
“Siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Una valutazione positiva – ha sottolineato la premier – che conferma la bontà del lavoro del governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare nell’interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese”.
Giorgetti: “Soddisfatto, smentiti i gufi nazionali”.
Soddisfatto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “La Commissione ha promosso la nostra manovra giudicandola ‘in linea’: l’Italia è quindi inserita nella metà dei paesi europei che sono dalla parte giusta. Questo risultato è una grande soddisfazione. Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione”.