Malore per l'ex Iena Dino Giarrusso, paura in casa e d'urgenza in ospedale: "Non sto bene, è stato potente"
L'ex Iena Dino Giarrusso colto da malore in casa e portato al pronto soccorso: il suo racconto sui social
Momenti di paura per l’ex Iena Dino Giarrusso, finito all’ospedale dopo aver accusato un malore improvviso in casa. È stato lo stesso ex europarlamentare del Movimento Cinque Stelle, già dimesso, a raccontare quanto accaduto sui social.
- Malore per l'ex Iena Dino Giarrusso
- Portato in ospedale, il suo racconto
- Giarrusso: "Viva la sanità pubblica"
Malore per l’ex Iena Dino Giarrusso
Dino Giarrusso, 50 anni, è stato colto da un malore improvviso in casa nella serata di giovedì 30 gennaio.
È stato l’ex inviato de Le Iene, oggi opinionista politico spesso ospite nei talk show in tv, a raccontare quanto accaduto sulle sue pagine social, postando un selfie dal letto d’ospedale.

Per fortuna non è stato niente di grave: Giarrusso è stato dimesso riuscendo anche a intervenire nella giornata di venerdì 31 gennaio a L’aria che tira su La7.
Portato in ospedale, il suo racconto
“Mi sono sentito male, un malore improvviso molto potente, che mi ha letteralmente paralizzato e costretto a chiamare un’ambulanza che mi ha portato d’urgenza in ospedale per accertamenti”.
Così Dino Giarrusso racconta sulle sue pagine social quanto accaduto.
L’ex esponente del M5S rassicura poi chi lo segue: “Non sto bene ma non ho nulla di grave, e benché dovrò fare analisi ulteriori nelle prossime settimane secondo gli esami fatti oggi si tratta solo di un malore passeggero”.
Giarrusso: “Viva la sanità pubblica”
L’ex Iena parla del suo ricovero anche pe “ribadire ancora una volta quanto sia importante il sistema sanitario nazionale“.
“La sanità in Italia ha tanti problemi e difetti, ma certamente siamo dei privilegiati rispetto ai cittadini di altre nazioni, dove per un’emergenza come questa o sei ricco o rischi di lasciarci la pelle”.
“Abbiamo il dovere – scrive Giarrusso – di preservare la sanità pubblica, semplificarla, aumentare le risorse economiche a disposizione e soprattutto azzerare gli sprechi, dai quali quasi sempre dipendono le inefficienze. Viva la sanità pubblica per tutti!”.
