Maldive vietano l'ingresso agli israeliani per solidarizzare con la Palestina: la mossa contro Netanyahu
Le Maldive hanno deciso di negare l'ingresso ai turisti israeliani in solidarietà con la Palestina, per l'offensiva del Governo Netanyahu a Gaza
Vietato l’ingresso degli israeliani alle Maldive. Il Governo della repubblica insulare nell’Oceano Indiano ha deciso di vietare l’ingresso nell’arcipelago ai possessori di passaporto israeliano. Il provvedimento di modifica della normativa è stato preso in solidarietà con la Palestina, dietro la spinta dell’ira crescente della popolazione, a maggioranza musulmana, per l’offensiva delle forze armate di Benjamin Netanyahu sulla Striscia di Gaza.
- Il divieto ai turisti israeliani
- La solidarietà delle Maldive alla Palestina
- La reazione del Governo Netanyahu
Il divieto ai turisti israeliani
La decisione è stata annunciata dal ministro dell’Interno Ali Ihusan durante una conferenza stampa tenuta nell’ufficio del presidente della Repubblica, Mohamed Muizzu: “Il governo ha deciso oggi di apportare le modifiche legali necessarie per vietare l’ingresso alle Maldive con passaporti israeliani il prima possibile”, ha detto il ministro, come riferito il portale di notizie Sun.mv.
Per accelerare l’iter di modifica delle leggi che regolano l’ingresso nelle Maldive, il Governo ha istituito un comitato speciale di ministri, ma senza comunicare quando entrerà in vigore la data e le modalità dell’entrata in vigore del divieto.
Il presidente delle Maldive, Mohamed Muizzu
La solidarietà delle Maldive alla Palestina
Il presidente delle Maldive Mohamed Muizzu, inoltre, ha annunciato con un comunicato che nominerà un inviato speciale per valutare le esigenze dei palestinesi e che è in fase di pianificazione una raccolta fondi per “assistere i nostri fratelli e sorelle in Palestina” con l’agenzia dell’Onu UNRWA.
Il capo di Stato condurrà anche una manifestazione nazionale sotto lo slogan “Falastheenaa Eku Dhivehin”, che si traduce in “maldiviani solidali con la Palestina”. “Insieme al governo e al popolo delle Maldive, chiedo un cessate il fuoco immediato, la fine della violenza e il libero accesso umanitario”, aveva scritto il presidente maldiviano su X, in seguito all’attacco di Israele su un campo profughi di Rafah, che ha provocato almeno 45 vittime tra i civili palestinesi e più di 200 feriti.
La reazione del Governo Netanyahu
La notizia del divieto di ingresso di turisti israeliani alle Maldive è stata commentata dal ministero degli Affari Esteri di Tel Aviv, che ha raccomandato ai coonnazionali di evitare di recarsi nell’arcipelago e “per i cittadini israeliani che rimangono nel paese, si raccomanda di prendere in considerazione l’idea di andarsene, poiché se per qualsiasi motivo si trovano in difficoltà, sarà difficile per noi prestare aiuto”.
La presa di posizione della repubblica insulare arriva sulla scia del riconoscimento dello Stato della Palestina di Norvegia, Irlanda e Spagna. Decisione di tutt’altro peso nei rapporti diplomatici con Israele rispetto al divieto di ingresso, che ha fatto infuriare il premier Benjamin Netanyahu.
“Mando un messaggio chiaro all’Irlanda e alla Norvegia: non lasceremo passare tutto questo sotto silenzio”, aveva dichiarato in un comunicato il ministro degli Esteri Israel Katz, in reazione all’annuncio dei due Governi, ai quali si è aggiunto anche quello spagnolo.