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Malattia misteriosa in Congo, nuova pandemia in arrivo? Risposta di Rezza tra "attenzione" e "preoccupazione"

L’infettivologo Gianni Rezza fa il punto sulla malattia misteriosa in Congo e analizza la risposta internazionale: le similitudini con il Covid

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La malattia misteriosa che ha colpito il Congo sta generando una certa apprensione a livello internazionale. Alcuni esperti hanno sollevato preoccupanti similitudini con il Covid, mentre altri hanno predicato calma. L’infettivologo ed epidemiologo Gianni Rezza, professore al San Raffaele, invita a seguire lo sviluppo del focolaio con attenzione, senza però farsi prendere dal panico. Finora la malattia, che a quanto pare colpisce le vie respiratorie, ha provocato circa 70 vittime in Congo e l’Oms ha inviato un team di esperti per fare accertamenti sul campo.

Malattia misteriosa in Congo, cosa sta succedendo

Forte della sua esperienza all’Istituto Superiore di Sanità durante la pandemia da Covid-19, Gianni Rezza ha fatto il punto su quanto sta accadendo con la misteriosa malattia che si sta diffondendo nella zona sud-ovest della Repubblica Democratica del Congo.

I contagi sono stati registrati in un’area con pochissime infrastrutture sanitarie, dove la popolazione deve fare i conti con un’alta incidenza di malnutrizione. In via precauzionale l’Italia ha incrementato i controlli, anche se non ci sono voli diretti che collegano il Congo con il nostro Paese.

malattia congo gianni rezza silvio brusaferroFonte foto: ANSA

Da sinistra: Silvio Brusaferro e Gianni Rezza

Rezza: “Nessuno sa se dal Congo arriverà una pandemia”

Intervistato da Repubblica, Gianni Rezza ha spiegato che è ancora troppo presto per dire se siamo all’inizio di una nuova pandemia. Allo stesso modo, anche chi minimizza “sta tirando una moneta in aria e ha il 50% di probabilità di azzeccarci”.

Rezza ha discusso il cado della malattia misteriosa in Congo con i colleghi dell’Oms. Un confronto dal quale è emersa “incertezza” perché “i sintomi sono generici ma fanno pensare a un problema respiratorio” anche se “la letalità molto alta tra i bambini è una cosa molto grave”.

Come ipotizzato nei giorni scorsi anche da Matteo Bassetti, gli esperti pensano che si possa trattare di una febbre emorragica ma, commenta Rezza, se così fosse le autorità del Congo avrebbero dovuto riconoscerla viste le esperienze passate. Secondo Rezza ora bisogna aspettare l’esito degli esami di laboratorio e, in caso di virus sconosciuto, inviare i campioni in altri centri più attrezzati.

Malattia misteriosa in Congo, la risposta internazionale e italiana

Sulle possibili similitudini con il Covid, Rezza spiega che un focolaio del genere non è una novità in Africa, mentre se fosse accaduto in Asia o in Europa l’allerta sarebbe molto più alta. Proprio grazie all’esperienza del Covid, sottolinea l’esperto, esiste un sistema di allerta mondiale che ha portato alla ribalta la misteriosa malattia in Congo.

“Senza questi centri per il controllo delle malattie probabilmente il focolaio in Africa sarebbe andato avanti”, ha spiegato Gianni Rezza.

L’assenza di un piano pandemico in Italia non è un problema secondo l’esperto “perché c’è quello aggiornato nel 2021” mentre, a livello internazionale, “sembra che ci si sia mossi in tempo”.

malattia-misteriosa-congo-rezza Fonte foto: Getty / ANSA
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