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Malattia del Congo, parla un operatore italiano tornato dall'Africa: "Muoiono i ragazzi, è inspiegabile"

Malattia del Congo, parla un operatore italiano rientrato dal Paese africano: "Inspiegabile la morte di ragazzi giovani"

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La misteriosa malattia che ha colpito alcune zone del Congo continua a destare preoccupazione. Nelle scorse ore, su quel che sta succedendo nel Paese africano, ha parlato Claudio Scatola, operatore sanitario campano di 47 anni che è da poco rientrato in Italia dopo essere stato nella provincia di Kwango, l’area maggiormente flagellata dalla patologia sconosciuta. L’uomo ha fatto sapere che sta accadendo qualcosa a cui è difficile al momento dare una spiegazione. In particolare ha riferito che stranamente muoiono soprattutto ragazzi tra i 15 e i 18 anni il cui corpo dovrebbe essere meno fragile e più preparato a resistere.

Malattia del Congo, perché muoiono soprattutto i giovani?

“Muoiono soprattutto i ragazzi tra i 15 e i 18 anni, non si capisce perché. A quell’età il corpo dovrebbe essere più forte. È inspiegabile”. Così Scatola, come riferisce Il Corriere della Sera. L’operatore sanitario è stato di persona a Kwango, nel Sud-Est della Repubblica Democratica del Congo, dove si sta espandendo da oltre un mese una febbre misteriosa.

“L’ultima ipotesi è che si tratti di una polmonite da Mycoplasma, però non mi convince perché le persone diventano anemiche”, ha aggiunto Scatola che è uno dei fondatori della ong ‘Operatori sanitari nel mondo’, realtà che ha sede a Castel Volturno (Napoli).

Medici in CongoFonte foto: ANSA

Il 47enne ha spiegato che si reca solitamente in Congo quattro o cinque volte all’anno. Nel Paese africano si impegna contro il vaiolo delle scimmie, ma anche per arginare la malnutrizione infantile e i casi riguardanti donne vittime di violenze. Poi è scoppiata la misteriosa patologia che “sembra una semplice influenza ma non lo è”.

Tasso di mortalità attorno all’8%

L’area in cui si è diffusa la malattia si trova in una zona remota e poco collegata ai grandi agglomerati urbani, il che è un fattore positivo per il contenimento della trasmissione delle infezioni.

Inizialmente si era parlato di parecchi morti. Secondo le ultime stime, invece, il numero di decessi sarebbe da ridimensionare: si ritiene che siano decedute circa settanta persone. A preoccupare è però l’alto tasso di mortalità che si aggira intorno all’8%.

Parlano i volontari congolesi: “Qui non ci sono medicinali”

Un volontario congolese ha riferito che molti malati “sono deceduti nelle loro case per mancanza di cure. “Qui non ci sono medicinali“, ha rimarcato.

Scatola ha aggiunto che un altro fattore che potrebbe aver inciso sulle morti causate dalla malattia misteriosa è la malnutrizione in quanto la maggior parte delle persone che vivono nella zona “sono talmente debilitate che basta un niente per morire”.

Su quel che sta accadendo si è espresso anche Cephorien Manzanza, esponente della società civile congolese: “La situazione è estremamente preoccupante poiché il numero di persone infette continua ad aumentare, so che siamo un Paese dimenticato e anche per questo la diffusione della malattia è stata sottovalutata”.

malattia-del-congo-esperti-operatori Fonte foto: ANSA
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