,,

Mafia a Tremestieri vicino Catania, arrestato sindaco. Indagato Sammartino della Lega, vicepresidente Sicilia

Scandalo Mafia a Tremestieri, vicino Catania: arrestato il sindaco Santi Rando e indagato Luca Sammartino della Lega, vicepresidente Regione Sicilia

Pubblicato: Aggiornato:

I Carabinieri hanno avviato nella mattinata di mercoledì 17 aprile l’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra gli arrestati, come riportato da ‘ANSA’, c’è anche il sindaco di Tremestieri Etneo, vicino CataniaSanti Rando. Indagato per corruzione Luca Sammartino, vice presidente della Regione Siciliana e assessore regionale all’Agricoltura, nonché uno degli esponenti di spicco della Lega in Sicilia.

Arrestato il sindaco Santi Rando, indagato anche Luca Sammartino della Lega

Tra gli arrestati nel corso dell’operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Catania c’è il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando.

Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato. Luca Sammartino, vice presidente della Regione Siciliana e assessore regionale all’Agricoltura, indagato per corruzione, è stato sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno.

Luca SammartinoFonte foto: ANSA

Luca Sammartino

L’inchiesta Pandora a Tremestieri Etneo: dal voto di scambio alla corruzione

Le indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania sono state condotte tra il 2018 e il 2011 e coordinate dalla Procura distrettuale etnea.

Dall’inchiesta, chiamata “Pandora”, come riportato dall’agenzia ‘ANSA’, emergerebbero accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santaopaola-Ercolano, riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale sindaco Santi Rando, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata.

Ulteriori indagini avrebbero fatto luce su quella che la Procura ha definito “la successiva ‘degenerazione affaristica‘ dell’Ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli ‘imprenditori amici'”.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, sarebbe emersa “una strategia dei vertici comunali” finalizzata a “neutralizzare ogni forma di opposizione politica“.

Per la Procura sarebbe stato “l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021″.

In base a quanto contestato dalla Procura, Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, “anche grazie all’intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del sindaco, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino”.

Le deleghe di Sammartino al presidente Schifani

Dalla presidenza della Regione Sicilia filtra che il governatore Renato Schifani assumerà ad interim le deleghe dell’assessore Luca Sammartino, sospeso per un anno dalle funzioni pubbliche. Lo riporta l’Ansa.

La reazione di Sammartino

Nella tarda mattinata di mercoledì 17 aprile, dopo la notizia sulle accuse a suo carico, Luca Sammartino ha dichiarato:

“Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l’incarico di assessore regionale e vicepresidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un’ipotesi di reato lontana nel tempo. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a 5 anni fa, che con stupore leggo mi vengono contestati. Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale“.

mafia-catania-tremestieri-sindaco-rando-sammartino-lega Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,