Maestro elementare accusato a Verona di abusi su una bimba: 26enne sospeso dalla scuola nega tutto
In seguito al racconto di una bambina, un giovane insegnante di una scuola primaria di Verona è stato denunciato perché avrebbe molestato una sua alunna
Verona, un maestro 26enne di una scuola elementare è indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti di un’alunna di 11 anni. Le indagini della Procura sono ancora in fase preliminare, ma nel frattempo l’istituto ha deciso di sospendere l’insegnante.
La sospensione del maestro
I fatti si sarebbero verificati tra il 29 ottobre e il 4 novembre dello scorso anno in una scuola primaria di Verona, e l’accusa arriva direttamente dalla studentessa dodicenne (di 11 anni all’epoca dei fatti), secondo la quale il maestro in più occasioni, con diverse scuse, l’avrebbe toccata in parti intime.
Accuse gravi, che non possono essere date per scontate né prese sottogamba. Al momento quindi, la giudice per le indagini preliminari Carola Musio ha disposto la sospensione temporanea dell’indagato dall’insegnamento, nell’attesa che venga chiarita la vicenda.
Verona, dove si trova la scuola primaria nella quale il maestro 26enne avrebbe molestato la sua alunna
L’uomo, un 26enne residente a Verona ma originario di Vicenza, è al momento indagato per violenza sessuale aggravata ma si proclama “del tutto estraneo alle contestazioni”.
L’accusa dell’alunna
Il 4 aprile si è tenuto in uno spazio protetto l’incidente probatorio, durante il quale la versione della bambina, che subito dopo i fatti aveva denunciato l’insegnante con il sostegno della madre e di un legale, è rimasta la stessa.
Secondo l’alunna, l’insegnante l’avrebbe “coinvolta in giochi e discorsi sessualizzati”, usando diverse scuse per toccarle le parti intime o parlarle, nel caso di un presunto recupero di un test di scienze, dell’apparato riproduttore, facendo grevi allusioni agli organi sessuali.
In un caso specifico, raccontato dalla bambina, il maestro avrebbe portato lei e un compagno in una stanza interdetta a tutto il personale della scuola mentre i compagni erano intenti nella visione di un film. Qui l’uomo, proponendo ai due dei “giochi”, avrebbe ripetutamente toccato le parti intime della studentessa.
La difesa dell’insegnante
In seguito all’incidente probatorio il legale dell’uomo, l’avvocato Massimo Galli Righi, ha dichiarato che “nel corso dell’interrogatorio davanti al gip il mio assistito ha respinto ogni addebito, e questa rimarrà la nostra linea”.
Il 26enne, pur incensurato, ha aperto a suo carico un altro fascicolo, una denuncia per stalking ai danni dell’ex fidanzata, per la quale nel 2021 finì ai domiciliari. Una vicenda che getta ombre ma che, come precisato dal legale, “non è ancora arrivata alla fase del processo”.
In ogni caso bisognerà attendere lo sviluppo delle indagini avviate dalla Procura scaligera, che ha aperto un’inchiesta coordinata dalla pm Maria Federica Ormanni per chiarire la vicenda.