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M5S, prosegue l'esodo dei big: anche D'Incà e Crippa lasciano il partito

L'ex ministro e l'ex capogruppo lasciano il partito dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni che hanno portato alla caduta del Governo

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Il Movimento 5 Stelle continua a perdere pezzi di un certo spessore. Dopo l’addio di Luigi Di Maio, che ha trascinato con sé numerosi pentastellati, il partito di Beppe Grillo e del presidente Giuseppe Conte ha salutato nelle scorse ore anche l’ex ministro Federico D’Incà e l’ex capogruppo alla Camera Davide Crippa, addii che erano nell’aria da giorni.

Crippa, dalle dimissioni all’addio

Davide Crippa aveva fatto capire a tutti le sue intenzioni di allontanarsi dal Movimento 5 Stelle. Qualche giorno fa, infatti, erano arrivate le dimissioni dal ruolo di capogruppo M5s alla Camera, scelta che poi è stata seguita dall’addio al partito.

“Dopo ormai 14 anni di attivismo politico mi vedo costretto a lasciare il M5S. Si tratta per me di un gesto molto sofferto e meditato a lungo” ha detto Crippa all’Agi. Poi l’attacco al Movimento: “Ho lavorato fino all’ultimo momento utile per evitare quanto accaduto, ma i vertici hanno scelto la strada della rottura su tutti i fronti, anteponendo interessi particolari a quello generale del Paese”.

M5S, prosegue l'esodo dei big: anche D'Incà e Crippa lasciano il partitoFonte foto: ANSA
Davide Crippa, ex capogruppo M5S alla Camera

Non comprendo più il progetto politico del M5S, troppo instabile, troppo volubile e spesso contraddittorio, che ha fatto perdere di vista l’orizzonte comune che aveva unito il Movimento in molti anni di battaglie e di impegno politico”, spiega l’ex capogruppo M5s alla Camera.

Nelle parole di Crippa non ci sono di certo sconti per i 5S: “Oggi il Movimento dimentica il lavoro che tutti hanno svolto e che siamo stati chiamati a portare avanti per sostenere l’azione di ben 3 governi con differenti apporti da parte delle forze politiche presenti in parlamento”.

Il saluto di D’Incà

Dopo 12 anni termina anche il percorso del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Anche per lui, come scritto in una nota, l’addio al partito è stato deciso dopo giorni di riflessione dopo quanto accaduto.

“Non posso che prendere atto delle insanabili divergenze tra il mio percorso e quello assunto nelle ultime settimane dal Movimento 5 Stelle, che oggi lascio” ha spiegato.

Come Crippa, anche D’Incà ha piazzato delle frecciatine al partito: “Purtroppo hanno prevalso altre logiche e altri linguaggi che non possono appartenermi”.

M5S, il caos dopo il no al doppio mandato

L’esodo probabilmente non si fermerà qui. Nella giornata di ieri, infatti, il Movimento 5 Stelle ha ufficializzato la posizione sul secondo mandato, confermando di non voler dare deroghe a nessuno.

A salutare il Parlamento saranno tanti big, come Fico, Crimi e Bonafede, che stanno osservando la situazione e potrebbero presto salutare anche loro il partito.

crippa-dinca Fonte foto: ANSA
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