M5S, presunto nuovo incarico per Taverna e Crimi: ipotesi collaboratori parlamentari. Quanto guadagnerebbero
L'ex vicepresidente del Senato Paola Taverna e l'ex reggente del Movimento Vito Crimi, vittime del doppio mandato, potrebbero trovare un nuovo posto in Parlamento
A causa della regola del doppio mandato sono numerosi i pentastellati eletti nella 18esima legislatura rimasti fuori dalle liste delle elezioni del 25 settembre. Per loro non c’è più spazio in Parlamento. Ma tra i big esclusi, secondo le indiscrezioni, ci potrebbero essere delle clamorose eccezioni. Gli anti-casta per antonomasia Paola Taverna e Vito Crimi sarebbero i principali indiziati per ottenere un nuovo posto di lavoro tra Montecitorio e Palazzo Madama.
Il possibile incarico di Crimi e Taverna
Non è un segreto che i due volti storici del Movimento 5 Stelle siano da sempre molto vicini a Giuseppe Conte. E il leader pentastellato non ha mai nascosto durante la passata campagna elettorale l’intenzione di riarruolare qualche “non ricandidabile” per servirsi della sua esperienza maturata negli ultimi anni.
Secondo quanto riferito da ‘la Repubblica’ ora che i capigruppo si sono insediati e i regolamenti interni sono stati varati, è quindi arrivato il momento di pensare al gettone degli esclusi. Come si legge sul quotidiano Conte avrebbe rassicurato per mesi sia Taverna che Crimi sul fatto di riuscire a convincere Beppe Grillo.
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte
I contratti sarebbero già pronti e stando alle indiscrezioni saranno firmati entro la fine del mese di novembre. La pratica sarebbe già in lavorazione. Ma quale sarebbe il nuovo ruolo dell’ex vicepresidente del Senato dell’ex reggente del Movimento?
Il dibattito sul loro possibile nuovo inquadramento sarebbe iniziato qualche settimana fa: i due pentastellati delle origini dovrebbero essere assunti come collaboratori dei gruppi grillini alla Camera e al Senato.
L’ipotetico nuovo stipendio
Se quanto riportato da ‘la Repubblica’ dovesse verificarsi nelle prossime settimane, Paola Taverna e Vito Crimi continueranno dunque ad accedere al Parlamento, ma non più da senatori. Lo stipendio sarà quello dei collaboratori parlamentari.
In questa veste dovrebbero guadagnare poco meno di 70mila euro l’anno, con una entrata mensile netta di 3mila euro. Mentre Taverna dovrebbe essere assunta al Senato, Crimi dovrebbe lavorare per il gruppo M5S alla Camera.
I big pentastellati esclusi
Tutti gli altri big delle origini rimasti fuori dal Parlamento resteranno almeno al momento senza scranno. E per altri eventuali possibili posti d’onore dovranno pazientare.
Per ‘la Repubblica’ i prossimi a reclamare qualche poltrona nelle gerarchie del Movimento 5 Stelle potrebbero essere i due ex ministri Danilo Toninelli e Fabiana Dadone, componenti del collegio dei probiviri.
Ma potrebbero farlo anche Laura Bottici, che fa parte del comitato dei garanti nazionali, e l’ex presidente della Camera Roberto Fico. Insomma, i grattacapi per Giuseppe Conte potrebbero non essere finiti: tra i corridoi della politica c’è già chi parla di “riciclo”.