M5S, Di Maio: "Denigrato per lavori umili fatti per pagare gli studi"
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha pubblicato il suo libro: intervistato da Lilli Gruber a 'Otto e mezzo' ha ricordato i suoi lavori passati
Luigi Di Maio ha annunciato, sui propri account social, l’uscita del suo libro ‘Un amore chiamato politica‘. Il ministro degli Esteri ha spiegato che all’interno c’è il suo percorso politico, con i momenti “più significativi degli ultimi 10 anni: il MoVimento, la nascita di tre governi, le fasi cruciali di questa pandemia. Gioie, emozioni e prospettive”. L’ex vicepremier ha poi accettato l’invito della trasmissione ‘Otto e mezzo’, condotta da Lilli Gruber su La7: lì ha affrontato vari temi, dal suo passato al futuro dell’Esecutivo.
M5S, Di Maio: “Denigrato per lavori umili fatti per pagare gli studi”
Durante l’intervista da Lilli Gruber, Luigi Di Maio ha detto di sperare di essere “giudicato per quello che ho fatto: dal decreto Dignità, il reddito di cittadinanza, il record di export. Anche a chi mi ha preceduto ed era super titolato gli ho visto fare un lungo tirocinio e grandi danni da ministro”.
“Io ho fatto lavori umili nella mia vita per pagarmi gli studi – ha aggiunto -, ma questo non può essere usato per denigrare me o le persone che come me hanno fatto lavori umili”.
Quindi, un accenno al suo libro: “I cittadini non lo devono leggere perché gli piaccio io, ma perché è utile a raccontare la politica anche da un punto di vista più umano“.
Governo, dal reddito di cittadinanza a Quota 100: parla Di Maio
Sui temi politici, invece, Di Maio ha esordito dicendo che “il gioco al Quirinale ci sta facendo perdere i migliori, stiamo bruciando i nomi. Abbiamo bisogno di una guida solida e non di una crisi politica”.
Sul reddito di cittadinanza, criticato soprattutto dal centrodestra, “sono il primo a dire che bisogna rendere migliore il meccanismo. L’abbiamo proposto anche noi, e Mario Draghi ha mantenuto la promessa, rifinanziando il reddito con 8 miliardi di euro”.
Per quel che riguarda invece Quota 100, “è una riforma che fin dal principio è stata scritta e costruita per tre anni e aveva la funzione di abbassare l’età media favorendo nuove assunzioni. Ma oggi non è più sul tavolo, nessun partito lo sta chiedendo, così come nessuno chiede che si torni alla Fornero“.
Infine, un passaggio sui vaccini: “Siamo all’82% di vaccinati. Le manifestazioni pacifiche vanno bene, ma la violenza non è mai accettabile. Dobbiamo dire che non c’è alternativa alla vaccinazione: se la comunità scientifica dicesse che serve l’obbligo vaccinale, io la seguirei“.