M5s e i rapporti con la Cina: il sospetto di Renzi e Meloni
I rapporti con la Cina di Grillo e Di Maio nel mirino del leader di FdI e di Italia Viva
La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi, nel corso di un’intervista al Tg2, si sono trovati d’accordo sui rapporti intercorsi tra i leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio e Beppe Grillo con l’Ambasciata cinese.
“A me non sfugge che Beppe Grillo, garante del principale partito di maggioranza che è al governo, abbia passato quattro ore all’Ambasciata cinese nell’ultimo fine settimana”, ha dichiarato Giorgia Meloni, come riporta Ansa.
“O stava facendo uno spettacolo”, ha ipotizzato, “o stava prendendo ordini. Non solo: Di Maio è stato cinque volte in Cina e i convegni di Casaleggio vengono finanziati dai cinesi“.
Poi la dura accusa: “Credo che l’Italia abbia il diritto di sapere se il nostro vero ministro degli Esteri sia Beppe Grillo e se ci stiamo consegnando alla Cina. Sono anche queste cose che riguardano la politica estera e che dovrebbe decidere il Parlamento”.
Dello stesso parere il leader di Italia Viva Matteo Renzi, come riporta Ansa: “È senz’altro vero che ci sia una particolare affinità tra i leader M5S e dirigenti del sistema cinese, ma la discussione è più ampia”.
“I prossimi anni saranno quelli della competizione Usa-Cina”, ha spiegato Renzi, “io sogno un protagonismo europeo che ora non c’è. Serve un grande investimento in tecnologia, i cinesi sono molto forti in questo”.
“Più in generale”, ha aggiunto il leader di Italia Viva, “vorrei che l’Italia ritrovasse la spina dorsale in politica estera, con il Conte uno non abbiamo toccato palla, spero che con il Conte due vada meglio. Non mi è piaciuto per niente che Di Maio sia andato a fare campagna elettorale invece di andare al G20, visto che è il ministro degli Esteri”.