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M5s, chi non potrà ricandidarsi per il limite dei due mandati: da Fico a Taverna ecco le esclusioni eccellenti

I nomi tra i parlamentari del Movimento che non potranno presentarsi alle prossime elezioni per la regola confermata da Grillo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Due mandati sono luce nelle tenebre, serve una legge” ha detto così Beppe Grillo in un video pubblicato sul suo blog con il quale riappare all’indomani della caduta di governo. Tornato all’attacco della politica il fondatore del M5s scolpisce sulla pietra una volta per tutte il limite dei due mandati messo in discussione negli ultimi mesi. Ma adesso che le elezioni sono alle porte saranno in molti i parlamentari cinque stelle che non potranno ricandidarsi, con anche diverse esclusioni eccellenti.

M5s, chi non potrà ricandidarsi

A partire dal presidente della Camera, Roberto Fico, una delle figure più di spicco sin dagli albori del Movimento, seduto sullo scranno più alto di Montecitorio con tre maggioranze diverse, dopo aver raccolto l’eredità di Laura Boldrini.

Tra gli altri big del M5s sarà costretta a lasciare anche Paola Taverna, che dal 2018 affianca Elisabetta Casellati in qualità di vicepresidente del Senato.

Non potranno fare più ritorno all’emiciclo nemmeno il capogruppo alla Camera, Davide Crippa, il senatore ed ex ministro dei Trasporti nel governo gialloverde, Danilo Toninelli, così come l’ex guardasigilli rimasto in carica fino al 2021, Alfonso Bonafede.

Ai saluti tra i pentastellati con posizioni di rilievo nel governo e in parlamento anche Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, Maria Edera Spadoni, vicepresidente della Camera, Azzurra Cancelleri, segretaria della Camera Laura Bottici, questore del Senato e Sergio Puglia, segretario del Senato.

A dire addio inoltre gli attuali tre ministri pentastellati, Fabiana Dadone alle Politiche giovanili, Federico D’Incà ai Rapporti con il Parlamento e il titolare delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che potrebbe ancora salvarsi dalla scure dei due mandati perché il primo è stato quello di consigliere regionale in Friuli Venezia Giulia.

M5s, chi è sfuggito al limite dei mandati

Oltre a tutti i cinque stelle che dall’inizio della legislatura hanno cambiato casacca (oltre cento) chi è riuscito a sfuggire alla regola dei due mandati sono gli scissionisti che hanno seguito il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio nella recente fuoriuscita, per creare il nuovo partito Insieme per il futuro.

Tra i 53 deputati e gli 11 senatori che hanno abbandonato il Movimento ci sono Laura Castelli, viceministra all’Economia, Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, Gianluca Vacca, sottosegretario ai Beni culturali, Dalila Nesci, sottosegretaria al Sud, e Francesco D’Uva, questore della Camera.

Il limite dei mandati negli altri partiti: i nomi storici

Anche altri partiti prevedono un tetto massimo di candidature: il Partito democratico ha stabilito un limite di tre mandati, Forza Italia invece di quattro.

Per questo, al netto delle deroghe, dalle liste Pd potrebbero uscire nomi storici come Piero Fassino, a quota sei legislature, ex ministre del calibro di Barbara Pollastrini (sei mandati), Roberta Pinotti (cinque) e Marianna Madia (tre).

E ancora potrebbero salutare gli spalti del Parlamento Luigi Zanda (cinque), Andrea Marcucci (quattro, di cui uno nella Prima repubblica col Partito liberale) e Francesco Verducci (tre), mentre hanno già annunciato l’addio per scelta personale due volti storici del partito come l’ex segretario Pier Lugi Bersani e Roberto Giacchetti, oggi deputato di Italia Viva.

Come loro ha deciso di ritirarsi dalla file di Forza Italia anche Adriano Galliani, mentre, rimanendo sulla sponda forzista, ad aver finito le candidature sarebbero l’ex ministra Stefania Prestigiacomo (sette legislature) e l’ex presidente del Senato Renato Schifani (sei).

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