Luigi Di Maio inviato Ue per il Golfo Persico: la decisione del Consiglio dopo la proposta di Josep Borrell
Il Consiglio Ue ha dato la sua approvazione formale alla nomina di Luigi Di Maio come inviato speciale dell'Unione Europea nel Golfo Persico
Luigi Di Maio è stato confermato come inviato dell’Unione Europea per il Golfo Persico: il via libera finale è arrivato nella mattinata di lunedì 15 maggio a Bruxelles.
- La decisione del Consiglio Ue su Di Maio
- La proposta di Josep Borrell
- Le reazioni politiche in Italia
La decisione del Consiglio Ue su Di Maio
Nelle prime battute del Consiglio Affari Sport, in corso a Bruxelles nella mattinata di lunedì 15 maggio, è arrivato l’ok finale alla proposta dell’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell di nominare Luigi Di Maio inviato speciale dell’Unione Europea nel Golfo Persico.
Il punto, stando a quanto appreso e riportato dall’agenzia ‘ANSA’, è stato approvato senza discussione.
Luigi Di Maio e Josep Borrell.
La proposta di Josep Borrell
Nel mese di aprile, l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica estera Josep Borrell aveva indicato Luigi Di Maio come “il candidato più adatto” nonché quello con “il profilo politico internazionale” migliore per rappresentare l’Europa in una regione delicata come quella del Golfo Persico.
Il punto riguardante la nomina di Luigi Di Maio come inviato dell’Unione Europea nel Golfo Persico era approdato al tavolo degli ambasciatori del Comitato politico e di sicurezza nella riunione del 27 aprile per un primo via libera. Nella mattinata di lunedì 15 maggio è invece arrivata l’approvazione formale e definitiva del Consiglio dell’Unione Europea.
Le reazioni politiche in Italia
L’annuncio della nomina di Luigi Di Maio come inviato Ue nel Golfo Persico aveva scatenato molte reazioni politiche in Italia già ad aprile.
Il vice presidente del Consiglio Antonio Tajani aveva sottolineato che l’ex titolare della Farnesina “fu indicato da Draghi e non è il candidato del governo italiano“.
Anche Matteo Salvini era stato critico: “Con tutti i diplomatici di carriera che hanno fatto tanto in Italia e in Europa, mandare a mediare il signor Di Maio Luigi è curioso. Non è l’unica iniziativa curiosa da parte delle istituzioni europee, che sono più ideologiche che pragmatiche. Penso alle direttive case green, auto green, carni sintetiche, formaggi finti, vini farlocchi. Conto che ci ripensino perché in Italia ed in Europa ci sono mediatori con curriculum assolutamente superiori rispetto al pur rispettabile ex ministro degli Esteri. Non è una questione personale”.
Nonostante l’auspicio di Salvini, non è arrivato alcun ripensamento: il Consiglio Ue ha dato la sua approvazione alla nomina di Di Maio come inviato nel Golfo Persico.