Pier Luigi Bersani attacca la ministra Eugenia Roccella: "Crede di essere la principessa sul pisello?"
Pier Luigi Bersani è intervenuto sulla questione delle contestazioni (e non censura) alla ministra Roccella, paragonata alla "principessa sul pisello"
Pier Luigi Bersani attacca la ministra della Famiglia Eugenia Roccella dopo le polemiche scaturite dalle contestazioni agli Stati generali della natalità, ricordando la differenza fra dissenso e censura e paragonandola alla “principessa sul pisello” della fiaba di Andersen. Il riferimento è, ovviamente, a quella che per Bersani è parsa una sproporzione tra il reale “fastidio” arrecato e la reazione di Roccella, che ha abbandonato il palco sentendosi “censurata”. Durante l’intervento a Otto e Mezzo su La7, Bersani ha sottolineato che quelle dei cittadini sono contestazioni, mentre la censura resta soltanto appannaggio del potere.
- Pierluigi Bersani e la critica a Eugenia Roccella: cosa ha detto a Otto e Mezzo
- Bersani sulle proteste dei giovani e le reazioni del governo
- Le contestazioni alla ministra Roccella e le polemiche
Pierluigi Bersani e la critica a Eugenia Roccella: cosa ha detto a Otto e Mezzo
“Ministra Roccella” ha esordito Bersani, “la censura la fa il potere; i cittadini fanno le contestazioni. Ha mai sentito un ministro che non è stato contestato?” si è domandato il dem, sollecitato durante la trasmissione Otto e Mezzo.
“Vuole andare a vedere cosa fecero a me quando feci le riforme?” ha aggiunto Bersani, poi l’affondo: “Ma cosa crede di essere? La principessa sul pisello di Andersen?”
Bersani sulle proteste dei giovani e le reazioni del governo
Bersani ha poi fatto una riflessione sul ruolo del potere, della politica nei confronti dell’eventuale dissenso giovanile.
“Noi a giovani cosa dovremmo dirgli? State zitti e buoni, fregatevene? No! Noi dobbiamo dirgli ‘prendetevi le vostre responsabilità’ davanti al mondo” ha affermato.
“E se c’è qualcosa che non vi piace, rinunciando alla violenza che distrugge anche le vostre buone ragioni” ha aggiunto Bersani “Reagite, perché ribellarsi è giusto” ha concluso.
Le contestazioni alla ministra Roccella e le polemiche
L’episodio di cui si parla è avvenuto durante gli “Stati generali della natalità”, organizzati da un’associazione che affronta la crisi demografica, con una presenza predominante di studenti.
Durante l’apertura dell’evento, la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, è stata interrotta da una rumorosa contestazione da parte di alcuni giovani di un collettivo.
Per calmare le acque, gli organizzatori hanno concesso la parola a una ragazza del collettivo, che ha letto un comunicato critico sulle politiche antiabortiste e sul modello culturale tradizionale.
Durante questo intervento, la ministra ha lasciato la sala e, alcuni minuti dopo, ha chiesto solidarietà su Facebook, denunciando un “atto di censura” che le avrebbe impedito di parlare, richiedendo il supporto alla segretaria del Pd e agli intellettuali di sinistra come Antonio Scurati, Roberto Saviano, Nicola Lagioia, Chiara Valerio, oltre che ai media.