Luigi Amicone morto d'infarto a 65 anni: la vita e la carriera
Il giornalista e intellettuale Luigi Amicone è morto nella notte per un infarto. Aveva fondato il settimanale Tempi, su cui lo ricordano con affetto
Il mondo della politica e del giornalismo piange Luigi Amicone, direttore del settimanale Tempi, stroncato da un infarto nella notte. Aveva 65 anni. Amicone, oltre all’attività di giornalista, era stato anche consigliere comunale di Forza Italia dal 2016 a Milano fino alle ultime elezioni amministrative.
Il ricordo sul settimanale Tempi
Sul settimanale da lui fondato lo ricordano così: “‘Capotribù’ – assieme alla moglie Annalena – di una famiglia numerosa, 6 figli, cui va ora il nostro pensiero e la nostra preghiera. Pneumotorace e conseguente arresto cardiaco, dicono i medici. Ancora ieri discutevamo con lui di un articolo da scrivere, di un intervento da pubblicare su Tempi, di come commentare l’ultimo sviluppo di cronaca. La notizia della sua morte ci coglie all’improvviso e impreparati, come sempre accade”.
La vita e la carriera di Amicone
Amicone nacque il 4 ottobre 1956 a Milano. A soli 14 anni inizia a muovere i primi passi in politica, con Avanguardia Operaia. Negli anni ’70 si iscrive all’Università Cattolica e si avvicina a Comunione e Liberazione, diventandone uno degli intellettuali di riferimento.
A lui si deve la scoperta di alcuni scritti inediti di Pier Paolo Pasolini: nel 1992 si recò a Casarsa, nella casa natia dello scrittore e poeta, dove uno degli studenti della Versuta gli consegnò alcune poesie inedite che furono pubblicate sul settimanale Il Sabato, di cui Amicone era redattore.
Il giornalista Gad Lerner lo ricorda così su Twitter: “Luigi Amicone è stato per me un avversario appassionato ma gentile con il quale ci siamo sempre voluti bene. Oggi lo piango insieme ai suoi familiari e alla sua comunità di fede”.
Fonte foto: ANSA