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Luce e gas: la priorità a livello globale ora è un modello energetico più sostenibile

L'impegno europeo nella decarbonizzazione del settore energetico e le fonti rinnovabili

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’utilizzo di combustibili fossili come petrolio e carbone ha ancora oggi un ruolo essenziale nel sistema di produzione dell’energia. Queste risorse, però, per effetto dei processi di estrazione e combustione, contribuiscono in modo significativo all’inquinamento globale.

Per salvaguardare il pianeta, allora, è fondamentale concentrare ancora di più l’attenzione sulla sostenibilità, con la consapevolezza che intervenire in modo tempestivo su più fronti è ormai divenuta una vera e propria urgenza.

Senza dubbio, la priorità risiede nella promozione di un nuovo modello energetico, che si basi sulle fonti rinnovabili, ma è altrettanto evidente come la sostenibilità passi anche per l’efficienza energetica e l’eco-compatibilità, due dei pilastri alla base di un modello di progettazione per la riduzione dei consumi oggi già adottato in moltissimi settori.

Naturalmente, il cambiamento passa anche per l’impegno di tutti i cittadini, motivo per cui in questo scenario si appresta a giocare un ruolo importante anche l’adozione di comportamenti virtuosi nel quotidiano.

L’impatto dei combustibili fossili sul pianeta

La conseguenza più evidente dell’inquinamento provocato dal modello energetico tradizionale è legata a un aumento delle malattie croniche su scala mondiale.

A fornire una panoramica della gravità della situazione è il report di Greenpeace, Aria tossica: il costo dei combustibili fossili, in cui si evidenziano gli effetti che le emissioni derivanti dalla combustione di fonti fossili hanno sulla salute e sul benessere di intere comunità.

In più, lo studio pone l’accento anche sull’impatto economico annuale provocato dall’inquinamento dell’aria derivante da questi processi, che ammonta a un totale di circa 2900 miliardi di dollari.

Inoltre, è bene ricordare che le fonti fossili sono risorse che, per loro stessa natura, in futuro non saranno più in grado di soddisfare il fabbisogno energetico mondiale: trattandosi, infatti, di materie prime che per rigenerarsi richiedono milioni di anni, sono presenti sul pianeta in quantità limitata, quindi soggette ad esaurimento e, di conseguenza, non sostenibili.

Tutto questo deve condurre a una riflessione sull’importanza di provare a ridurre la componente fossile nel mix energetico: ciò è possibile in parte cercando di limitare i consumi, in parte preferendo le energie rinnovabili. Si tratta di due fattori molto importanti, anche alla luce della minaccia che le emissioni nocive dovute ai gas a effetto serra rappresentano per il pianeta.

Le conseguenze dell’incremento dei gas a effetto serra

L’effetto serra è un fenomeno del tutto naturale da cui dipende la vita sul pianeta. È infatti proprio grazie alla capacità dei gas che compongono l’atmosfera di riflettere parte dell’energia solare, lasciandone passare solo una piccola porzione sotto forma di calore, che la Terra registra una temperatura particolarmente ospitale per tutte le forme di vita.

Negli ultimi 20 anni, però, per effetto dell’inquinamento proveniente dall’attività antropica, di cui fanno parte anche le emissioni connesse all’utilizzo di combustibili fossili, si è osservato un incremento di questi gas, della loro persistenza e del loro potenziale scaldante: il WWF stima in particolare un aumento del 147% di CO2 e del 259% di metano.

La comunità scientifica è unanime nel collegare tale incremento al fenomeno del riscaldamento del pianeta, oggi ritenuto tra i principali fattori scatenanti dei disastri che si verificano a livello climatico: la Nasa indica che la temperatura media della terra nel 2020 si è innalzata di circa 1,2 °C rispetto alla media registrata fra il 1951 e il 1980, mettendo in evidenza un aumento a lungo termine che ha reso gli ultimi decenni quelli più caldi mai registrati e potenzialmente più pericolosi a livello climatico.

Il riscaldamento dell’atmosfera, infatti, è associato a un’intensificazione di eventi naturali imprevedibili che minacciano la vita sulla Terra. Tra questi, le tempeste di pioggia, le inondazioni, le erosioni delle coste e l’innalzamento del livello del mare, oltre a un aumento dei periodi siccitosi, un impoverimento delle capacità produttive del terreno, la scomparsa dei ghiacciai, la diminuzione delle risorse idriche e la perdita della biodiversità.

E anche se la variazione di temperatura è un fenomeno considerato del tutto naturale, che nel corso di ere diverse ha fatto sì che la Terra registrasse numerosi cambiamenti climatici, oggi a far scattare l’allarme è l’intervallo temporale all’interno del quale si sono verificati questi processi, un intervallo talmente ridotto da lasciare presagire scenari tutt’altro che rassicuranti.

L’importanza delle fonti rinnovabili nella sostenibilità ambientale

Le fonti rinnovabili hanno un ruolo estremamente importante nella salvaguardia dell’ambiente.

Difatti, oltre a essere presenti in natura – salvo casi particolari – senza alcuna limitazione, si differenziano dai combustibili fossili per la loro capacità di rigenerarsi un numero infinito di volte e per l’elevata velocità con cui avviene questo processo.

Basti pensare ad alcune delle principali energie provenienti da fonti rinnovabili, come l’energia idroelettrica, che sfrutta l’energia che si libera nel processo di caduta dell’acqua, l’energia eolica, che ha origine dalle masse ventose in movimento sulla superficie terrestre, e l’energia solare, che permette di tramutare l’irradiazione solare in energia elettrica e termica.

Da ciò consegue che le energie provenienti da fonti rinnovabili possano essere ottenute in perfetta armonia con gli ecosistemi: un aspetto che le rende completamente sostenibili sia per l’uomo sia per il pianeta.

L’adozione sempre più massiccia di energia proveniente da fonti rinnovabili permette inoltre di ridurre la dipendenza energetica da combustibili fossili, contribuendo alla diminuzione dell’inquinamento globale e al necessario processo di decarbonizzazione dell’energia.

L’impegno europeo nella decarbonizzazione del settore energetico

Quello della neutralità climatica è uno dei propositi più importanti per le attuali politiche energetiche adottate a livello europeo: ad oggi si stima infatti che la produzione e l’uso di energia siano responsabili del 75% delle emissioni a effetto serra rilasciate ogni anno in tutto il continente.

Per velocizzare il conseguimento della decarbonizzazione, l’Unione europea ha dato il via ormai da diverso tempo alla transizione energetica, un processo finalizzato al graduale abbandono delle fonti fossili in favore di processi basati su emissioni di carbonio nulle.

Parte fondamentale di questa missione è il Green Deal, una serie di iniziative a carattere climatico, energetico e fiscale finalizzate da un lato ad abbattere le emissioni a effetto serra entro il 2030 del 55% rispetto a quelle registrate nel 1990, dall’altro a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

A incentivare il primo obiettivo concorre il pacchetto attuativo Fit for 55% che, tra le diverse proposte, in materia di energia punta principalmente all’attuazione di tre assi fondamentali: il conseguimento di un mix energetico che preveda il passaggio alle rinnovabili dall’attuale 32% al 40%, una riduzione delle emissioni a effetto serra dal 29% al 40% e un incremento degli obiettivi in tema di efficientamento energetico.

Ma alla luce dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Commissione europea ha adottato anche il piano REPowerEU, una serie di iniziative dal valore di 210 miliardi di euro che hanno l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento per affievolire la dipendenza energetica dall’estero.

Tra gli altri obiettivi del piano, l’incremento di produzione di energia green, in questo caso dal 40 al 45%, e la riduzione dei consumi energetici, in cui a fare la differenza saranno soprattutto le abitudini dei singoli.

Il ruolo chiave dei fornitori energetici

Di fronte alla sfida della sostenibilità, anche l’impegno dei fornitori energetici è determinante.

Tra le compagnie da sempre consapevoli dell’importanza della transizione energetica è possibile annoverare Sorgenia, che attualmente propone Offerte Luce e Gas con energia elettrica prodotta da fonti 100% rinnovabili.

La nota greentech energy company dispone infatti di impianti contraddistinti da tecnologie all’avanguardia, tra cui un innovativo parco eolico accreditato TÜV Rheinland, uno dei più alti standard europei in tema di certificazione del Sistema di Gestione integrata Sicurezza ed Ambiente.

Sorgenia accompagna inoltre i consumatori verso l’adozione di comportamenti più sostenibili. Per farlo, mette a disposizione Beyond Energy, un innovativo programma di monitoraggio online e via app dei consumi che permette di determinare l’impatto sui consumi delle proprie abitudini domestiche, ricevere consigli personalizzati per ridurre la propria impronta di carbonio ed eliminare tutti quei comportamenti che, oltre a non essere sostenibili, possono tradursi in un costo extra sulla bolletta.

A tutto ciò, Sorgenia affianca la possibilità di fare qualcosa nel concreto con Greeners, la community di persone impegnate nel quotidiano a compiere azioni virtuose con cui salvaguardare l’ambiente. Per unirsi alla squadra è sufficiente accedere tramite app oppure dall’area clienti e partecipare alle missioni a tema green ideate da Sorgenia. Per il superamento di ogni sfida sarà possibile ricevere green coins convertibili in premi etici e sostenibili.

E noi cosa possiamo fare per ridurre i consumi nel quotidiano?

Oggi tutti possono fare qualcosa per essere più sostenibili. Il primo passo è l’adozione di comportamenti quotidiani salva ambiente, riducendo gli sprechi, moderando l’uso del condizionatore, abbassando la temperatura degli ambienti interni in inverno e adoperando gli elettrodomestici in modo più responsabile.

A ciò è possibile affiancare l’inserimento in ambito domestico di dispositivi basati sulle più recenti green technology, come pannelli fotovoltaici e impianti eolici domestici, che consentono in parte l’auto produzione di energia, favorendo una maggiore indipendenza dalla rete nazionale.

Ma per minimizzare i consumi è possibile installare anche le innovative pompe di calore, dei dispositivi che sfruttano fonti rinnovabili come l’aria, l’acqua o la terra, per produrre energia termica utile ad efficientare il ciclo del riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

Dalle buone abitudini agli investimenti green, quindi, le opportunità con cui fornire un piccolo, ma fondamentale contributo per la salvaguardia del pianeta sono sempre più numerose.

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