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Lorenzo Fontana è il nuovo presidente della Camera: quali sono le idee del leghista, dall'aborto a Putin

Lorenzo Fontana è il nuovo presidente della Camera: chi è il fedelissimo di Salvini e quali sono le sue idee, da Putin all'aborto

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Sorpasso. Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega, potrebbe diventare il nuovo presidente della Camera, superando in volata il collega di partito Riccardo Molinari. Il ritratto di uno dei fedelissimi di Matteo Salvini: quali sono le sue idee, dalla famiglia tradizionale e l’aborto a Vladimir Putin.

Chi è Lorenzo Fontana

Lorenzo Fontana è nato a Verona il 10 aprile 1980.

Si è laureato in Scienze Politiche a Padova e in Storia all’Università Europea di Roma.

fontana salviniFonte foto: ANSA
Da sinistra a destra, Lorenzo Fontana e Matteo Salvini

È iscritto all’albo dei giornalisti come pubblicista e ha iniziato la sua carriera nelle istituzioni come consigliere comunale a Verona.

Nel 2009 ha fatto il grande salto con l’elezione al Parlamento Europeo per la Lega.

Cinque anni dopo, nel 2014, Fontana è stato rieletto per un secondo mandato.

Vicesegretario federale della Lega dal 26 febbraio 2016, è deputato del Carroccio dal 2018.

Nel Governo Conte I, quello ‘gialloverde’, ha ricoperto prima la carica di ministro per la Famiglia e le disabilità.

Poi quella di ministro per gli Affari europei, dal 10 luglio 2019 al 5 settembre dello stesso anno (fino alla caduta dell’Esecutivo).

Le sue idee

Euroscettico e vicino al movimento ‘Provita’, Fontana ha pubblicato, nel 2018, il saggio ‘La Culla vuota della civiltà. All’origine della crisi’ con Ettore Gotti Tedeschi nel quale sono condensate le sue idee conservatrici.

Nel marzo 2019 ha presenziato, da ministro, al Congresso delle Famiglie: era tra i promotori e i relatori dell’evento, al quale la presidenza del Consiglio ha negato il patrocinio.

È contrario all’aborto, alle unioni civili, alle adozioni omogenitoriali e alle pratiche di fecondazione alternative.

Le sue dichiarazioni

Di seguito, alcune delle sue dichiarazioni più note:

  • La mamma si chiama mamma (e non genitore 1)” e “il papà si chiama papà (e non genitore 2)”, ha scritto n una lettera inviata nel 2018 al quotidiano ‘Il Tempo’ in cui si è battuto contro “la furia dell’ideologia relativistica”;
  • “Perché? Esistono le famiglie Arcobaleno?” si è chiesto ironicamente Fontana in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ dopo la sua nomina a ministro per la Famiglia. Nella stessa intervista ha sottolineato la necessità di “potenziare i consultori per cercare di dissuadere le donne ad abortire” e incentivare la natalità.
  • Sull’aborto Fontana ha spiegato che “in molti casi è per una preoccupazione economica che alcune donne decidono di non avere figli. Mi piacerebbe che lo Stato fosse più vicino a queste donne per far capire loro che, nel dubbio, un figlio è meglio farlo”;
  • Nel 2014, secondo quanto riportato dalla Stampa, è volato in Crimea per il referendum di annessione come osservatore internazionale, schierandosi a favore di Putin: “Considerando che il sì al referendum sopraccitato ha raggiunto quota del 96,6%, quali sono le ragioni sulla cui base l’Ue vi dimostra avversione politica?”. E ancora: “Il popolo della Crimea sente di essere tornato alla casa madre, la Ue dovrebbe fare un passo indietro sulle sanzioni alla Russia”;
  • Di Putin disse: “Ho visto nel risveglio putiniano una luce anche per noi occidentali, che viviamo la grande crisi dei valori, immersi come siamo in una società dominata culturalmente dal relativismo etico”, riporta ancora La Stampa.
  • Fontana ha anche elogiato Orban per la crescita del tasso di natalità in Ungheria;
  • Si è vantato di festeggiare San Marco e non la Resistenza e il 25 aprile.

lorenzo-fontana Fonte foto: ANSA
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