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Lo stilista italiano dietro le scarpe Lidl: "Nate per scherzo"

Le rivelazioni dello stilista italiano che ha partecipato al successo delle scarpe Lidl, il caso commerciale dell'anno

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Dietro il successo delle scarpe della Lidl, andate a ruba in tutta Europa nella catena di supermercati tedesca, c’è anche la firma di un italiano. È lo stilista 55enne Roberto Guzzonato, titolare di un omonimo studio di design a Strà, in provincia di Venezia, che in un’intervista al Corriere racconta l’origine di questo successo inaspettato.

Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che ai social piace” è il motto fatto proprio dallo stilista, che può servire a spiegare il fenomeno delle scarpe Lidl.

“Oggi sono i giovani a decidere cosa è bello e cosa no. Possiamo anche produrre le scarpe più pregiate e costose del mondo, ma poi il vero valore che emerge dai social non è quello reale, bensì quello percepito dagli utenti, magari anche alla luce della scarsità del prodotto sul mercato. Lo considero anche un modo per distinguersi: perché comprarsi una scarpa da 700-800 euro solo per essere notati? È un messaggio che deve far riflettere anzitutto gli esperti del settore

Era presente anche lui alla riunione durante la quale la Lidl ha decretato quello che poi sarebbe diventato il caso commerciale dell’anno.

Ed è lo stesso Guzzonato, collaboratore per la Lidl da diversi anni, a svelare i segreti dietro l’ideazione delle ambitissime sneaker: “È emersa la volontà dell’azienda di creare una scarpa che fungesse da spot pubblicitario per i mercati del Nord Europa. È stato quindi selezionato un modello nella stanza e si è deciso di riproporlo con i colori della catena.”

“Questo però è stato motivo di discussione – ha spiegato – in quanto alcuni partecipanti ritenevano che Lidl avrebbe avuto difficoltà a vendere una calzatura del genere. Il posizionamento non sarebbe stato ottimale. Non a caso il progetto è poi rimasto in stand-by per qualche tempo”.

“Effettivamente è stato un exploit anomalo e quasi inspiegabile – racconta Guzzonato –: il progetto era nato così, quasi per scherzo. Fa sorridere, se si pensa alle tante aziende che si dotano di immense strutture di marketing. Non vi dico le scherzose telefonate dei colleghi: “Ma come? Noi facciamo campionari, giriamo il mondo, ci scervelliamo, poi arriva una scarpa da 13 euro e diventa il prodotto dell’anno: non è giusto”. In un certo senso, posso anche capirli”.

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lidl Fonte foto: Ansa
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