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Lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte e il futuro del Movimento: caos all’interno del M5S

In un’intervista, Giuseppe Conte si è detto “sorpreso” da Beppe Grillo e ha risposto a chi lo accusa di aver fatto del M5S un partito personale

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Nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, si è detto “sorpreso” da Beppe Grillo e dalla sua “volontà di porre paletti”, ha allontanato le voci di una scissione (e del ritorno di Di Battista) e ha risposto a chi lo ha accusato di aver fatto del M5S un partito personale.

Giuseppe Conte e la scissione del M5S

Da diversi giorni va avanti un braccio di ferro “indiretto” tra il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il suo fondatore, Beppe Grillo, che vede nell’ex primo ministro la volontà di “snaturare” il M5S.

Dal canto suo, Giuseppe Conte ha voluto chiarire alcuni punti nel corso di un’intervista rilasciata a Repubblica, durante la quale ha, come prima cosa, allontanato la possibilità di una scissione interna: “Non vedo questo rischio, abbiamo avviato un processo costituente inarrestabile per dare possibilità a tutti di esprimersi su temi e obiettivi strategici del Movimento”.

Beppe grillo giuseppe conte m5sFonte foto: ANSA
Giuseppe Conte e Beppe Grillo, rispettivamente leader e fondatore del M5S

“In soli quattro giorni sono già pervenuti 8 mila contributi, di iscritti e non iscritti, con varie proposte politiche o di modifica delle regole organizzative” ha poi aggiunto Conte, sottolineando l’importanza della prima fase del processo costituente, che “coinvolge tutte/i le/gli iscritte/i, le sostenitrici e i sostenitori, le elettrici e gli elettori del M5S che condividono la nostra Carta dei Principi e dei Valori”.

Le parole su Beppe Grillo

Conte ha poi voluto rassicurare quanti, soprattutto persone vicine a Beppe Grillo, lo hanno accusato di aver trasformato il M5S in un partito personale: “Si tratta di una sonora sciocchezza. Non ricordo che in passato sia mai stata fatta una costituente dal basso con piena libertà di defenestrare anche il leader o approvare indirizzi da lui non condivisi”.

A tal proposito, Conte si è detto “sorpreso” dalle parole di Beppe Grillo, per il quale “Simbolo, nome e doppio mandato non si toccano”. Per l’avvocato pugliese, Grillo “ha sempre predicato il principio fondativo della democrazia dal basso. Ora che questo si realizza, secondo regole chiare e condivise, mi colpisce la sua volontà di porre paletti o predeterminare alcuni risultati”.

Conte ha inoltre chiarito che il fondatore del Movimento “ha assunto precisi impegni contrattuali che lo obbligano a non sollevare mai questioni sull’utilizzo del simbolo da parte del Movimento, che peraltro è già stato modificato più volte ed è registrato a nome dell’associazione del Movimento 5 Stelle e non di singole persone”.

Il discorso sul doppio mandato

Altro tema caldo di questi giorni è il limite al doppio mandato: “Sul doppio mandato è in atto da tempo una discussione che ha già comportato, prima che io arrivassi alla guida del M5S, una modifica della regola” ha chiarito Giuseppe Conte.

“Non voglio in alcun modo condizionarne l’esito – ha poi aggiunto l’ex premier – mi limito a registrare che soprattutto in alcune tornate amministrative la regola rischia di svantaggiarci”.

conte-grillo Fonte foto: ANSA
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