Lino Banfi, è polemica per lo spot tv e il suo tormentone
Polverone sulla famosa frase pronunciata da Lino Banfi in uno spot. Sono intervenuti il Moige e la stessa Tim
Lino Banfi è finito al centro di una polemica. Il tormentone “porca pu***na“, con forte accento barese, non era piaciuto al Movimento Italiano Genitori, che aveva sporto denuncia all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato Tv Minori.
Una polemica a cui la Tim, come riporta l’Adnkronos, ha però precisato “che non risulta nessun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori e che pertanto non vi è stata nessuna censura. La diffusione degli spot previsti a supporto dell’offerta calcio sta proseguendo secondo quanto pianificato lo scorso luglio”.
“Non c’è niente di antimoderno – aveva dichiarato il Moige – niente di censorio, nella richiesta di linguaggi adeguati ai minori, in uno spot a loro destinato. È anzi tipico dei Paesi civili e moderni differenziare i contenuti rispetto alle età della vita, garantendo una rigorosa sorveglianza sui quelli inadatti. Retrogrado è semmai chi crede che, ora che web e tv sono saturi di contenuti volgari e inadatti ai minori, non sia più il caso di intervenire”.
“L’oggetto dell’intervento è stato lo spot Tim, non il suo protagonista, e che oggetto della richiesta è stata non la cancellazione dai palinsesti e dal web della clip TimVision, ma l’esclusione dal circuito dei minori, come doveroso in questi casi”, specifica il Moige.
“Non si è trattato quindi di una richiesta di censura, come erroneamente riportato da alcuni osservatori, né di un qualsiasi attacco o denuncia personale a Lino Banfi, personaggio amatissimo da tutti gli italiani. Si è trattato di una semplice segnalazione di mostrare agli adulti uno spot adatto agli adulti”.
