Segre, minacce dopo il vaccino: aperta un'indagine. La risposta
Nuova valanga d'odio contro la senatrice a vita Liliana Segre dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid
La senatrice a vita Liliana Segre vive sotto scorta per le minacce ricevute sui social, e non solo, dal novembre 2019. Adesso, dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino al Fatebenefratelli di Milano, la sopravvissuta ad Auschwitz ha ricevuto una nuova raffica di insulti. Immediato lo sdegno del mondo della politica e della società civile.
Gli insulti vanno da “lei sì e mia nonna no” a chi le augura gravi effetti collaterali, fino ad arrivare a esprimere irripetibili parole antisemite e minacce di morte.
Vaccino Covid: pm indaga su minacce a Liliana Segre
La Polizia postale, coordinata dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili, sta indagando, con l’ipotesi di reato di minacce aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale, per identificare gli autori delle minacce e degli insulti indirizzati via social a Liliana Segre, dopo che la senatrice a vita si è vaccinata al Fatebenefratelli di Milano. Lo riporta ‘Ansa’.
Gli inquirenti del pool antiterrorismo milanese, guidato da Alberto Nobili, attendono un’informativa della Polizia postale.
Le persone identificate saranno iscritte con l’ipotesi di reato di minacce aggravate dall’odio e dalla discriminazione razziale.
Minacce a Liliana Segre: la sua risposta
Interpellata da ‘Adnkronos’, Liliana Segre ha commentato così le minacce ricevute: “Cosa rispondo agli insulti e le minacce per il vaccino? Non ho nulla da dire a chi odia“.
Fontana e Moratti con Liliana Segre per la vaccinazione
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, inaugurando la campagna vaccinale per gli over 80 a Milano, aveva accolto Liliana Segre in ospedale insieme all’assessore al welfare Letizia Moratti e ha ringraziato la senatrice per la sua testimonianza.
“Andiamo con fiducia a questo incontro perché sarà veramente l’unico modo che ognuno di noi ha di combattere questo grande nemico” aveva detto Liliana Segre in un video pubblicato sulla pagina Facebook di Fontana.
“Mi sembra che questa volta, contro un nemico invisibile, abbiamo così poche armi che l’essere vaccinati vorrà dire essere più facilmente invitati dai nostri figli, dai nostri nipoti, dai nostri amici che hanno paura di incontrarci per non passarci questo temibile virus. Mi sembra una grande opportunità a cui tutti dobbiamo rispondere, grati che si possa fare”, ha aggiunto la sopravvissuta ad Auschwitz.
Messaggi di vicinanza a Segre: da Speranza a Gelmini
Tra le prime a intervenire, la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini: “L’ignoranza e il fanatismo vanno condannati con determinazione, i violenti denunciati e isolati” esprimendo “sincera solidarietà e vicinanza” alla senatrice.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha omaggiato così Liliana Segre: “Una vita che è un esempio per tutti. Anche nei gesti più semplici. Grazie a Liliana Segre”. Solidarietà anche dal Pd milanese e da molti altri, anche sui social.
Il leader del Pd Nicola Zingaretti ha scritto: “Solidarietà ad una donna splendida che in un momento cosi’ delicato per il proprio Paese, riesce a essere un esempio positivo. Grazie Liliana Segre, siamo tutti con lei”.