Liliana Segre alza la voce dopo le ennesime minacce ricevute: "Non me ne starò a casa, mi piace vivere"
La senatrice a vita Liliana Segre e il rapporto con le minacce: "Noi ebrei sempre odiati e perseguitati, gli odiatori andrebbero protetti e curati"
Liliana Segre non si lascia intimidire dalle minacce. Durante un evento al Memoriale della Shoah andato in scena il 13 maggio, la senatrice a vita ha spiegato: “Dovrei stare a casa perché qualcuno vuole ammazzarmi? No”.
- Minacce a Liliana Segre: la reazione della senatrice a vita
- L'invito della senatrice ai milanesi: "Visitate il Memoriale della Shoah"
- Piantedosi: "Dal 7 ottobre sentimento d'odio aumentato a dismisura, rischio terrorismo"
Minacce a Liliana Segre: la reazione della senatrice a vita
Segre ha detto ai cronisti di ricevere “minacce pazzesche che ho ignorato per anni” e di essere preoccupata “di questi odiatori in generale che dovrebbero essere protetti e curati. Ma io ho visto tutto, come potrei avere paura a uscire di casa?”.
La 93enne superstite dell’Olocausto ha parlato del suo rapporto con chi tenta di intimidirla: “Non mi aspettavo questa ondata spaventosa di odio e antisemitismo, anche nei confronti di ebrei italiani che non c’entrano niente con le decisioni politiche di Israele e magari neppure non le condividono”.
Il ministro Matteo Piantedosi e la senatrice a vita Liliana Segre
Poi una riflessione più ampia, che guarda al passato ma è ben radicata nel presente: “Siamo sempre stati odiati e perseguitati. Ma nonostante la Shoah e tutto quello che possiamo raccontare, il popolo di Israele continua a vivere nell’indifferenza generale. Siamo accusati di tutto quello che noi per primi non vorremmo vedere”.
L’invito della senatrice ai milanesi: “Visitate il Memoriale della Shoah”
Segre è intervenuta al convegno organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori su “Le vittime dell’odio” presso il Memoriale della Shoah di Milano.
Oltre alla senatrice a vita era presente anche il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
“Non potrò mai dimenticare l’indifferenza che ho avuto all’ingresso del Memoriale da parte di una popolazione che prese, con assoluta indifferenza, tranne pochi eletti, le leggi razziali fasciste” ha detto la testimone diretta dell’Olocausto.
“Era difficile spiegare a una bambina che non aveva fatto niente” ha proseguito Segre, che poi ha suggerito ai milanesi di visitare più spesso un luogo “che non conoscono e che, peggio, non gli interessa”.
Piantedosi: “Dal 7 ottobre sentimento d’odio aumentato a dismisura, rischio terrorismo”
“Dal 7 ottobre abbiamo avuto il 1000% di aumento di segnalazioni di sentimenti d’odio – ha aggiunto Piantedosi durante il convegno – Abbiamo alzato le barriere ma il sentimento di antisemitismo può alimentare forme di terrorismo“.
Secondo il ministro, il tema delle minacce alle persone di religione ebraica è ampiamente sottovalutato dall’opinione pubblica.
Negare la parola a qualcuno o assaltare un obiettivo di matrice ebraica, è la cosa più sbagliata – ha specificato l’ex prefetto di Roma – Ogni azione che cela una riproposizione di sentimenti antisionisti e antisemiti va rifiutata da tutti”.