Liliana Resinovich "pestata e soffocata da qualcuno con un cuscino", l'ipotesi choc di Claudio Sterpin
Liliana Resinovich picchiata e soffocata? Lo sostiene Claudio Sterpin che fa notare un dettaglio inquietante sull'abitazione della donna
Per Claudio Sterpin non ci sono mai stati dubbi. La morte di Liliana Resinovich non avrebbe nulla a che fare con il suicidio: la donna sarebbe stata "pestata prima da qualcuno" e poi "soffocata probabilmente con un cuscino". L’amico speciale della donna triestina lo ha spiegato in una recente intervista e ricorda che probabilmente proprio dall’abitazione di Lilly sarebbe "scomparso un cuscino".
- Liliana Resinovich "pestata e soffocata con un cuscino"
- Il dettaglio sulla casa di Lilly
- L'attesa per l'autopsia
Liliana Resinovich "pestata e soffocata con un cuscino"
In un’intervista rilasciata a Pomeriggio Cinque il 28 febbraio Claudio Sterpin, l’uomo ormai noto come "l’amico speciale" della 63enne rinvenuta cadavere il 5 gennaio 2023 a Trieste, ha ribadito la sua convinzione sulle circostanze che hanno portato alla morte della donna.
Per Sterpin Liliana Resinovich sarebbe stata "pestata prima da qualcuno" e poi "soffocata probabilmente con un cuscino", ma non è in grado di ipotizzare il luogo in cui si sarebbe consumato il potenziale omicidio.
Perché tanta convinzione? Sterpin aggiunge che "se uno ti pesta un cuscino sulla bocca non ti fa nessun segno, tu lentamente finisce che non respiri più".
L’uomo aggiunge, inoltre, di avere un’idea chiara sull’identità dell’assassino di Liliana Resinovich ma per ovvi motivi non può rivelarla in pubblico.
Il dettaglio sulla casa di Lilly
Secondo Sterpin, inoltre, dalla casa di via Verrocchio in cui Liliana Resinovich viveva insieme al marito Sebastiano Visintin mancherebbe proprio un cuscino dalla camera padronale dell’abitazione.
"Non lo si è più visto nelle riprese fatte nella casa di Liliana", sottolinea Sterpin, che fa notare che "il cuscino compare nei primi due mesi" ed era "gemello di quello di Sebastiano". Dopo i primi due mesi dall’inizio della vicenda nella stessa abitazione sarebbe comparso "un cuscino quadrato" anziché rettangolare.
"Questa è una mia ipotesi e la do intera alla Procura per un controllo", conclude Claudio Sterpin.
L’attesa per l’autopsia
Intanto c’è grande attesa per conoscere i risultati della super perizia condotta dall’antropologa forense Cristina Cattaneo. Il deposito dell’autopsia, ricordiamo, era stato fissato per venerdì 28 febbraio.
Secondo un’indiscrezione pubblicata da Trieste Today e ripresa da Il Gazzettino, dopo il deposito della perizia si dovrà attendere il nome del nuovo sostituto procuratore che sarà titolare dell’inchiesta. Il pm Maddalena Chergia, infatti, sarebbe stata affidata ad altro incarico.
Per il momento la Procura di Trieste mantiene il massimo riserbo. Per questo motivo sono ore tese: inizialmente il caso Resinovich era stato archiviato come suicidio, ma nel febbraio 2024 il corpo della donna è stato riesumato per poter essere sottoposto a nuovi esami.
