Licenziato dal call center per una bestemmia, i sindacati annunciato rientro: “Provvedimento sproporzionato”
Il dipendente di un call center di Bologna, licenziato per una bestemmia, è stato riammesso a lavoro. Lo sciopero a oltranza ha premiato
I sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno annunciato il rientro del lavoratore dipendente di un call center che era stato licenziato per aver bestemmiato. In una nota congiunta le segreterie dei sindacati, che si sono impegnate per uno sciopero a oltranza fino alla revoca del licenziamento, hanno dato il lieto annuncio. La speranza è che il rientro del lavoratore avvenga in un ambiente dal clima disteso e sereno.
Licenziato per una bestemmia
Franco, un lavoratore di Bologna, era stato licenziato per aver bestemmiato. Il gesto di rabbia era la conseguenza di un ennesimo malfunzionamento nei sistemi sul posto di lavoro: problemi di linea che bloccavano le pratiche alle quali stava lavorando.
All’uscita infelice, il lavoratore ha chiesto scusa. Soprattutto quando qualche giorno dopo è arrivata una lettera disciplinare in cui si contestava il fatto di aver bestemmiato. All’ennesima scusa del dipendente però non è conseguito il perdono da parte del call center di Covisian nel quale lavorava.
I sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil hanno scioperato a oltranza fino all’annullamento del licenziamento
Sciopero a oltranza
Le sigle sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilco-Uil hanno così annunciato uno sciopero di 16 ore. Riconosciuto l’errore del lavoratore, per il quale lo stesso ha chiesto scusa, i sindacati hanno considerato fin da subito il provvedimento come sproporzionato.”È inconcepibile togliere un posto di lavoro per un fatto del genere, il lavoratore ha indubbiamente sbagliato, ma la sanzione deve essere commisurata a buon senso e proporzionalità e deve rispettare quanto previsto dal contratto nazionale”.
A rendere l’episodio ancora più assurdo per le sigle sindacali era il riferimento a una norma penale risalente al 1930, quasi cent’anni fa. Le contestazioni all’esterno dell’azienda hanno infine portato alla soluzione positiva per il dipendente.
Il rientro a lavoro
Lo sciopero a oltranza, proseguito fino a domenica, ha portato alla revoca del licenziamento del lavoratore della società in appalto a Hera. La motivazione di licenziamento era sproporzionata e per questo l’azienda ha ritirato il provvedimento.
In un annuncio congiunto sindacati e azienda hanno fatto sapere che la vicenda del lavoratore bolognese licenziato per aver bestemmiato si è conclusa con la revoca del provvedimento comminato dall’azienda. In conclusione alla nota si legge un augurio al diretto interessato per un buon rientro al lavoro, confidando nelle proficue relazioni sindacali che hanno contraddistinto le parti e auspicando il ripristino di un clima di distensione e serenità (come quelle recentemente introdotte da Luxottica) sul luogo di lavoro.