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Lettera di Luciana Littizzetto agli uomini da Fazio a Che tempo che fa: "Abbiamo chiesto aiuto, tocca a voi"

Nell’ultima puntata del programma di Fazio “Che tempo che fa”, Luciana Littizzetto, sul tema delle violenze, ha dedicato la sua letterina agli uomini

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Nel corso dell’ultima puntata di “Che tempo che fa”, il programma condotto da Fabio Fazio, nella sua classica letterina Luciana Littizzetto ha affrontato il tema della violenza contro le donne, rivolgendosi direttamente agli uomini: “Adesso tocca a voi”.

La letterina di Luciana Littizzetto

“Caro maschio, maschio Alpha, Beta e Minc**ia”. Con queste parole inizia la consueta letterina di Luciana Littizzetto che, nel’ corso dell’ultima puntata del programma condotto da Fabio Fazio, Che tempo che fa, è stata dedicata agli uomini, nella cornice del tema della violenza contro le donne.

Dopo l’inizio, segnato una sequela di nomignoli e luoghi comuni legati agli uomini e al loro ruolo nei confronti della donna (“Caro Yin della mia Yang, caro Yang della mia Yin, omino nero della torta nuziale”), la comica piemontese è entrata direttamente nel merito della questione.

La letterina di Luciana Littizzetto agli uomini, letta durante la puntata di “Che tempo che fa” di domenica 26 novembre

“Dopo decenni in cui i maschi ci hanno detto ‘ti spiego’ una cosa che potevamo spiegare noi a loro, questa sera a nome di tutte faccio io il contrario” ha continuato la Littizzetto.

“Adesso tocca a voi”

Con le sue parole, Luciana Littizzetto ha voluto chiamare all’azione gli uomini:

“Sappiamo benissimo che non tutti gli uomini sono mostri e ci mancherebbe altro. Ma esiste una cosa che si chiama responsabilità collettiva che da maschi dovete assumervi. Perché noi donne quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto. Siamo state coraggiose. Abbiamo denunciato. Abbiamo chiesto aiuto, abbiamo gridato, siamo scese in piazza, abbiamo manifestato, siamo state solidali tra di noi.”

Per la comica e attrice torinese adesso è il turno degli uomini per “parlare. Dire che non è colpa delle madri se i figli sono assassini. Che non esiste nessuna che se l’è cercata, ma uno di voi che gliele ha date. Che non è vero che i maschi si devono comportare da maschi. Che vuol dire? Si devono comportare da UOMINI. E ‘io porto i pantaloni’ non lo dici in casa, lo puoi dire solo al commesso di Zara”.

“Tocca a voi dire agli uomini ottusi che se una donna si emancipa non è una zoc**la. È semplicemente una donna libera di scegliere e di decidere della sua vita

Una letterina, 106 firme

Il passaggio finale è poi dedicato a quelle forme relazionali tossiche, che in molti ancora si ostinano a definire “amore” e che invece si trasformano spesso in un incubo per le donne:

“L’amore è cura e non possesso. Se ti molla devi fartene una ragione. Ci devi stare è inutile sperare di recuperare se ti hanno detto no. E te lo dicono i Neri per caso, che sono sei maschi, così ti fidi. A cambiare non deve essere un singolo, ma un sistema”.

“Perché non è detto che il ragazzo un po’ geloso e morboso alla fine diventi per forza un assassino – chiarisce poi la Littizzetto – Ma dovete ficcarvi in testa che solo il fatto che uno sia geloso e morboso è già un problema”.

Per la Littizzetto, che ha parlato come di consueto seduta sulla scrivania dalla quale Fazio conduce il programma, l’omicidio non è che “l’ultimo piano di una scala, il più tremendo, ma noi non ne possiamo più di tutti gli scalini prima. Può darsi che non siate responsabili della situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla. Questo diceva Martin Luther King. E, non ci crederete, anche lui era un uomo. Questa letterina ha 106 firme – ha poi concluso – Perché questa non è la mia letterina, ma di tutte noi”.

littizzetto Fonte foto: IPA
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