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Lettera dei figli di Chiapparini, morto travolto da forme di Grana Padano: "Non hai mostrato amore affettuoso"

La lettera dei familiari di Giacomo Chiapparini, imprenditore morto travolto dalle forme di Grana Padano nel magazzino della sua azienda

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Si sono svolti giovedì mattina i funerali di Giacomo Chiapparini, l’imprenditore di Romano morto a 74 anni, nella serata di domenica 6 agosto, in seguito al cedimento degli scaffali nel magazzino di stagionatura dove si trovavano 16.600 forme di Grana Padano.

L’incipit della lettera dei familiari di Chiapparini

I familiari di Giacomo Chiapparini hanno letto una lettera durante i funerali. Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, la lettera rivolta all’imprenditore è iniziata così: “Quante volte, papà, abbiamo sperato che rallentassi la tua corsa nella vita e quindi potesse rallentare anche la nostra, così da vedere cosa c’era fuori dal finestrino”.

E poi: “Rallentando avresti potuto vederlo anche tu, capendo cosa c’era di importante oltre la tua attività”.

L’imprenditore Chiapparini è morto a causa del crollo degli scaffali nel magazzino di stagionatura dove si trovavano 16.600 forme di Grana Padano.

Il messaggio dei figli al padre

La lettera è proseguita così: “Ci hai fatto crescere sempre sollecitati a dare il massimo, a fare sempre al meglio quello che sapevamo fare. Ci hai forgiato alla vita, ai fatti pesanti della vita, e ne abbiamo avuti davvero tanti”.

E poi: “Quanti scontri abbiamo avuto perché volevi sempre avere ragione tu e fare di testa tua. Ci dispiace che a noi figli tu non abbia mostrato l’amore attento e affettuoso come altri padri. Con i tuoi nipoti ti sei ammorbidito un po’ e così abbiamo capito che allo stesso modo amavi anche noi, ma sempre a modo tuo, nel tuo modo originale. Non hai mai puntato sul nostro lato sensibile perché lo faceva e lo fa la mamma. Hai puntato, invece, alla nostra tempra per prepararci alla vita”.

La chiosa finale: “Ci hai lasciati con le rotelle attaccate alla bici, liberi di andare ma sempre con te che ci davi sicurezza. Sei sempre stato sopra le righe e sopra le righe è stata la tua uscita di scena. La tua fragorosa e rumorosa presenza è diventata una fragorosa e rumorosa assenza. Hai vissuto la vita che volevi, coltivando ambizioni che nessuno avrebbe mai immaginato e la tua famiglia ti ha dovuto seguire in questa corsa. Anche se iniziavi a sentire la stanchezza dell’età non ti sei mai risparmiato. Ora non so dove sei, ma sappiamo che a chi incontrerai, darai filo da torcere. Speriamo tu possa incontrare Emanuele e dirgli quanto lo amavi e quanto hai amato anche tutti noi”.

Chi è Emanuele

Emanuele è il terzo figlio di Giacomo Chiapparini (gli altri due sono Mary e Tiziano), scomparso 20 anni fa.

Fonte foto: ANSA & Facebook Gabriele Barucco

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