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Leonardo Caffo nega d'aver picchiato la ex, lei lo smentisce: dallo schiaffo in gravidanza allo strangolamento

Le accuse dell'ex compagna di Leonardo Caffo, condannato per maltrattamenti e lesioni: il filosofo si dice innocente

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Dopo la condanna a 4 anni per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna Leonardo Caffo si dice innocente e nega di aver picchiato la madre di sua figlia. Il racconto della donna però è ben diverso: lei dice che lo scrittore e filosofo ha iniziato a colpirla quando era incinta, arrivando poi a tentare di strangolarla.

Leonardo Caffo nega di aver picchiato la ex

Martedì 10 dicembre il Tribunale di Milano ha condannato in primo grado il filosofo Leonardo Caffo a 4 anni per maltrattamenti aggravati e lesioni gravi nei confronti della sua ex compagna.

Il 36enne scrittore continua a professare la sua innocenza, sostenendo di non aver mai alzato la mano sulla ex fidanzata e madre di sua figlia.

Leonardo CaffoFonte foto: IPA

In una intervista al quotidiano Libero Caffo dice di sentirsi “trattato come un mostro” e che tanti dopo la condanna lo hanno mollato: “Nessuno vuole avere a che fare con presunti mostri. Io però non ho picchiato nessuno”.

Secondo Caffo la sua condanna è frutto del clima attuale: “Mandarmi a processo è stato un abominio“.

“Colpito per educarne mille”

In un’altra intervista, al Corriere della Sera, il filosofo si dice “molto dispiaciuto” per la condanna. “Credo che i giudici abbiano fatto quello che era giusto fare secondo la loro coscienza”, dice.

“La violenza di genere c’è e io non diventerò mai il paladino dell’altro lato”, afferma, aggiungendo di sentirsi di chiedere scusa sul piano morale.

Caffo ribadisce di essere innocente e sostiene di essere stato colpito “per educarne mille”.

Inoltre definisce “strumentale” l’uso delle norme contro la violenza di genere nell’ambito della vicenda dell’affidamento della figlia.

Il racconto della ex compagna

Il racconto fatto dalla vittima, come emerso nel corso del processo al tribunale di Milano, è ben diverso.

Come riporta il Corriere della Sera, l’ex compagna parla di violenze verbali quasi all’ordine del giorno, insulti e minacce. E di violenze fisiche: dagli schiaffi alla frattura scomposta alla mano, passando per un tentativo di strangolamento.

Stando al racconto della donna, i primi problemi sono iniziati quando ha scoperto di essere incinta. Caffo avrebbe iniziato a minacciarla dicendo che l’avrebbe lasciata se non avesse tenuto il bambino.

Le liti sarebbero diventate sempre più frequenti, spesso innescate da motivi banali. La donna parla in aula dei tanti insulti ricevuti, tra cui “sei una cosa inutile”, “sei una madre di merda”, “ti farò odiare anche da tua figlia”.

Dallo schiaffo in gravidanza allo strangolamento

Dalle parole Caffo sarebbe ben presto alle mani. La ex racconta di aver ricevuto il primo schiaffo nell’agosto 2020, quando era incinta.

Da allora ci sarebbero state diverse aggressioni, tra cui una volta in cui l’uomo avrebbe tentato di strangolarla. Tutti episodi mai segnalati, di cui la donna avrebbe fatto cenno soltanto a un paio di amiche.

Fino all’episodio avvenuto il 17 agosto a Catania, dove la coppia si trovava in vacanza. Caffo avrebbe afferrato con violenza la mano della donna fino a provocare una frattura scomposta.

Invece di portarla in ospedale, l’uomo l’ha portato in una clinica privata dove lei prima ha detto di essere stata ferita dal compagno e poi di essersi fatta male da sola.

Nell’estate 2022 la donna alla fine ha deciso di lasciarlo e denunciarlo.

leonardo-caffo Fonte foto: ANSA
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