Lega, Salvini convoca i dirigenti dopo le parole di Giorgetti: il caso

Alla fine in casa Lega sembra essere arrivata la resa dei conti. Dopo mesi di divergenze con il capodelegazione del partito Giancarlo Giorgetti, Matteo Salvini vuole vederci chiaro e a sorpresa convoca il consiglio federale del Carroccio. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbero state le frasi del numero due del partito emerse dalle anticipazioni dell’ultimo libro di Bruno Vespa, che avrebbero innescato la reazione del segretario leghista.

Dichiarazioni che, secondo quanto riporta il Corriere, sarebbero state estrapolate da un ragionamento più ampio, chiariscono fonti vicine a Giorgetti, che assicurano non ci sia nessuna volontà di creare una scissione da parte del capodelegazione leghista in Consiglio dei ministri.

Nei passaggi resi pubblici della sua intervista, il ministro dello Sviluppo Economico ha affermato che in mancanza di una riconferma di Sergio Mattarella al Colle “Draghi potrebbe guidare il convoglio anche dal Quirinale. Sarebbe un semipresidenzialismo de facto, in cui il presidente allarga le sue funzioni approfittando di una politica debole”.

Non solo. Giorgetti avrebbe anche bollato come opera “incompiuta” il tentativo di cambio di rotta di Salvini verso una dimensione europeista e un approdo che per il numero due sarebbe naturale al Ppe.

E proprio su questo è arrivato il commento del senatore: “Io non ho bisogno di un nuovo posto. Voglio portare la Lega in un altro posto” ha detto.

Ma Giorgetti ha rincarato: “Matteo è abituato a essere un campione d’incassi nei film western. Io gli ho proposto di essere attore non protagonista in un film drammatico candidato agli Oscar” perché “è difficile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so cosa abbia deciso”.

Tutte dichiarazioni che non sono per nulla piaciute a Matteo Salvini e che hanno provocato, da quanto riportato dai suoi collaboratori, una fredda collera.

Fonte foto: ANSA