,,

Lega, caccia ai "furbetti" del bonus: gli indizi su tre deputati

All'interno del partito di Salvini è partita la ricerca per risalire a tre dei cinque parlamentari che hanno chiesto il bonus Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Dentro la Lega sarebbe partita la ricerca per risalire all’identità dei tre deputati, dei cinque che hanno chiesto l’indennità da 600 euro dedicati a partite Iva e autonomi in difficoltà per la crisi coronavirus. Secondo le indiscrezioni di Repubblica, la prima a dare la notizia, sarebbero due uomini, dei quali forse un deputato mantovano e uno meridionale, e una donna.

Lega, caccia ai deputati “furbetti” del bonus 600 euro: le reazioni di Salvini

Una vicenda che ha fatto gridare allo scandalo tutto l’arco parlamentare, anche il segretario del partito Matteo Salvini: “Che un parlamentare chieda i 600 euro destinati alle partite Iva in difficoltà è una vergogna. Che un decreto del governo lo permetta è una vergogna. Che l’Inps (che non ha ancora pagato la cassa integrazione a migliaia di lavoratori) abbia dato quei soldi è una vergogna. In qualunque Paese al mondo, tutti costoro si dimetterebbero”.

Ma rispetto alla prima reazione in cui parlava di dimissioni il leader della Lega adesso valuta eventuali “sospensioni”.

“Sono inc***ato e deluso, anche se la responsabilità è dei singoli e non può essere attribuita alla Lega“, avrebbe detto Matteo Salvini ai suoi compagni di partito, secondo quanto riportato da Repubblica.

Sempre per il quotidiano, rispetto alla prima ipotesi di espulsione, dentro la Lega adesso si vorrebbe “sapere cosa obiettano questi tre”, sperando, è la teoria, che la richiesta dei bonus per l’emergenza Covid-19 sia stata un’iniziativa autonoma dei loro commercialisti e non dei tre deputati.

Il fatto che tre parlamentari su cinque facciano parte del suo partito rappresenta un grosso problema in vista della campagna elettorale per le regionali di settembre appena cominciata. Soprattutto se unito a le difficoltà del governatore lombardo Attilio Fontana sull’inchiesta dei camici e all’indagine dei commercialisti vicini alla Lega.

Al punto che il presidente del gruppo ai quali i tre deputati appartengono, Riccardo Molinari, dà una sua interpretazione dei fatti: “Senza nulla togliere alla gravità di certi comportamenti che restano inammissibili che saranno sanzionati, non vorremmo che questa bomba mediatica fosse un’arma di distrazione di massa a protezione del premier Conte che ha negato la chiusura di Nembro e Alzano. Questa storia estiva non basterà a insabbiare uno scandalo che è costato la vita e tanti innocenti”.

Lega, caccia ai deputati “furbetti” del bonus 600 euro: l’appello del presidente Fico

Nel frattempo il presidente della Camera Roberto Fico, vuole evitare di forzare il diritto alla privacy, eventualmente convocando il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Per questo si appella al senso di responsabilità ai protagonisti della vicenda: “I cinque deputati che hanno richiesto e preso il bonus Covid facciano un passo avanti. Si scusino. Rinuncino”.

Il Paese che si indigna davanti a episodi del genere — ha aggiunto Fico  — deve essere un monito, ancora più duro delle parole dei rappresentanti politici e istituzionali. Abbiamo dei doveri, come rappresentanti del popolo, che vanno al di là del rispetto delle leggi. Doveri morali”.

Il presidente di Montecitorio, elemento di punta del M5s, conclude che “in questi casi gli errori dei singoli sono una ferita per tutte le istituzioni. Ed è per questo che dobbiamo — tutti — reagire con forza.”

SONDAGGIO – Giusto rendere pubblici i nomi dei deputati che hanno ricevuto il bonus?

salvini Fonte foto: Ansa
,,,,,,,,