Lecce, 69enne ucciso mentre preleva al bancomat: parla la moglie
Un 69enne è stato ucciso a colpi di pistola a Lequile: l'ipotesi è che si sia trattato di un tentativo di rapina. I carabinieri hanno fermato un uomo
Un uomo di 69 anni, Giovanni Caramuscio, ex direttore di banca in pensione, è stato ucciso a colpi di pistola mentre prelevava contanti da uno sportello bancomat. È successo attorno alla mezzanotte a Lequile, in provincia di Lecce.
Lecce, uomo ucciso mentre preleva al bancomat davanti alla moglie
Secondo una prima ricostruzione riportata dal Corriere della Sera, potrebbe essersi trattato di un tentativo di rapina finito male. L’uomo è stato aggredito da due persone che lo hanno sorpreso di spalle mentre stava operando al bancomat.
Il 69enne avrebbe reagito al tentativo di rapina e uno dei malviventi ha fatto fuoco con una pistola, colpendolo due volte al torace sotto lo sguardo della moglie, che si trovava in macchina.
Gli uomini del 118 intervenuti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
Sul caso indagano i carabinieri, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della banca.
Lecce, 69enne ucciso mentre preleva al bancomat: fermato un uomo
Nel pomeriggio di sabato 17 luglio un uomo è stato fermato e portato in carcere: si tratterebbe, secondo l’agenzia Askanews, dell’uomo che ha sparato ed ucciso il 69enne.
L’indagato è Mecaj Paulin, nato nel 1990, di origini albanesi: il provvedimento della Procura salentina è stato firmato da Alberto Santacatterina.
Secondo gli inquirenti a far fuoco sarebbe stata una pistola con matricola abrasa, una Beretta calibro 9.
La stessa arma che è stata trovata all’interno dell’abitazione di Paulin dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Lecce. L’accusa contestata è quella di omicidio pluriaggravato.
Decisiva la segnalazione di un testimone, che ha permesso di verificare come uno dei banditi fosse andato verso un pozzo vicino all’istituto di credito con in mano una busta di plastica: gli investigatori, all’interno del pozzo indicato, hanno trovato proprio un sacchetto con dentro una serie di indumenti che sono risultati essere, dal confronto con le immagini dei sistemi di videosorveglianza, quelli usati nel corso della rapina.
La pistola era stata invece nascosta in una pianta ornamentale. Proseguono le indagini per identificare il complice.
Omicidio Lecce, le parole della moglie della vittima
“Ho visto Giovanni crollare a terra, sono corsa verso di lui, ho cercato di aiutarlo a rialzarsi. Ma lui era ormai morto. Non ci credevo. E non ci credo ancora adesso”. Lo riferisce, disperata, Anna Quarta, moglie della vittima, raggiunta dal Corriere della Sera.
Giovanni ha detto ad Anna: “Fermiamoci un attimo qui, prelevo qualche soldo”. “Lo facciamo domani, dai”, gli ha risposto la donna. Ma il 69enne ha insistito, scherzando: “Vedi, se tu sapessi usare il bancomat non sarei costretto a farlo sempre io. Guarda, è semplice, devi solo pigiare sui tasti questi numeri, il codice segreto… E se domani non ci fossi più io, come faresti, eh?”. Anna si è schermita: “Va bene, un’altra volta”. Nel frattempo ha atteso accanto all’auto che il marito effettuasse il prelievo. Poi la tragedia.