,,

Le telecamere contro l'abbandono dei rifiuti costano care a un comune siciliano: violata la privacy

In Sicilia un comune è stato multato per 45mila euro dal Garante della privacy: installate in violazione di legge telecamere per scovare i furbetti della spazzatura

Pubblicato:

Le intenzioni erano buone, ma le modalità di realizzazione sono state sanzionate dal Garante della privacy. Un comune siciliano di 53mila abitanti, del quale non viene svelato il nome, dovrà pagare una multa di 45mila euro per avere installato alcune telecamere in violazione della disciplina che regola la raccolta dei dati personali.

Maxi multa per violazione della privacy

L’amministrazione comunale intendeva contrastare due diffusi malcostumi: abbandonare i rifiuti o non fare la corretta raccolta differenziata.

Per questo motivo il Comune aveva incaricato due ditte, che sono anch’esse state sanzionate dal Garante.

Una telecamera di videosorveglianzaFonte foto: 123RF

Alle ditte è stato affidato il compito di acquistare, installare e gestire alcune telecamere fisse.

Loro compito anche quello di analizzare i filmati che mostravano le violazioni dei cittadini.

E proprio un’immagine ha fatto partire l’istruttoria del Garante per la protezione dei dati personali: dopo avere ricevuto alcune multe corredate da foto che lo immortalavano un cittadino si è rivolto all’Authority.

Dopo una breve valutazione dei fatti, il Garante ha stabilito che la popolazione non è stata adeguatamente informata della presenza delle telecamere e del trattamento dei dati.

Cartello poco visibile

Il Comune aveva sì apposto un cartello su un cassonetto, ma la scritta era poco visibile e non era corredata da tutte le informazioni previste dalla normativa.

Non era poi stata nominata la figura del responsabile del trattamento e non era stato stabilito il tempo di conservazione dei dati.

Una delle due società è stata chiamata a pagare 10mila euro per la mancata nomina del responsabile del trattamento dei dati personali.

L’altra pagherà 5mila euro per averlo nominato in ritardo.

Le prescrizioni del Gdpr

Il Garante ha ribadito che non è proibito registrare immagini e gestirle in contesti come quello sopracitato, purché esse avvengano secondo criteri di liceità, correttezza e trasparenza.

Il Gdpr prescrive che le informazioni che avvertono della raccolta dei dati personali siano espresse in forma concisa, trasparente, intelligibile e facilmente accessibile.

Nel comminare la sua multa il Garante ha tenuto conto del fatto che il Comune era privo di precedenti e ha messo in atto violazioni non dolose.

Comune viola la privacy: multato Fonte foto: 123RF
,,,,,,,,