Le novità della Manovra 2024 dopo il Cdm: pensioni, canone Rai, Irpef, taglio cuneo fiscale e bonus famiglia
Il Consiglio dei ministri (Cdm) ha approvato la Manovra: quali sono le novità, dalle pensioni al Canone Rai, cosa cambia per lavoratori e famiglie
Il Consiglio dei ministri (Cdm) del Governo Meloni ha approvato la legge di bilancio. La Manovra 2024 vale complessivamente poco meno di 24 miliardi di euro, frutto di 16 miliardi di extragettito e di tagli alle spese. Il totale sarà distribuito tra taglio del cuneo fiscale (15 miliardi), rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione (più di 5 miliardi) e sanità (circa 3 miliardi). Novità anche su pensioni, Irpef, canone Rai e bonus famiglia.
- Cosa cambia per le pensioni
- Diminuzione del canone Rai
- Taglio del cuneo fiscale e Irpef
- Bonus famiglia e asilo nido
Cosa cambia per le pensioni
“Rivalutiamo al 100% le pensioni fino a quattro volte il minimo, al 90% quelle tra 4 e 5 volte il minimo e poi a scendere man mano che aumenta l’importo”, ha spiegato Giorgia Meloni in conferenza stampa.
Viene confermata la super rivalutazione delle pensioni minime per gli over 75, mentre è stato rimosso il vincolo su quelle contributive, che impediva a chi è nel sistema contributivo di andare in pensione al raggiungimento dei 70 anni se il suo assegno non superava di 1,5 volte la pensione sociale.
Da sinistra a destra: Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Antonio Tajani (Forza Italia)
Cancellati anche Ape sociale e Opzione donna, sostituiti dal Fondo flessibilità per consentire l’uscita anticipata dal lavoro a 63 anni con 36 di contributi per caregiver, disoccupati, lavori gravosi e persone con disabilità. La soglia è ridotta a 35 anni per le donne.
Diminuzione del canone Rai
Il canone Rai verrà tagliato a partire dal 2024, passando da 90 a 70 euro all’anno. “Un quarto del canone non viene più pagato in bolletta”, ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa.
Più precisamente, il ministro ha spiegato che ci sarà un taglio “da 20 a 15 euro, cioè un quarto del canone non verrà più pagato in bolletta”. Per il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si tratta di “un inizio virtuoso”.
Taglio del cuneo fiscale e Irpef
Confermate per un anno il taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, a cui saranno destinati 15 miliardi (di cui più di 4 per la riforma dell’Irpef).
Il taglio sarà del 6% per chi ha un reddito fino a 35 mila euro e del 7% per chi non supera i 25mila euro l’anno. Mentre le nuove aliquote saranno del 23% fino ai 28 mila euro, del 35% tra i 28 mila e i 50 mila euro e del 43% sopra i 50 mila euro.
È stata inoltre ampliata fino a 8.500 euro la no tax area, ovvero l’esenzione dalle tasse per i redditi da lavoro dipendente.
Bonus famiglia e asilo nido
Parte della manovra è destinata alla famiglia, con alcuni bonus e sostegni per agevolare le mamme lavoratrici.
La misura prevede infatti che le donne con due figli o più non paghino i contributi a carico dei lavoratori: la quota del lavoratore è un terzo.
Giorgia Meloni ha aggiunto che “riteniamo che una donna” che fa due o più figli “ha già offerto un importante contributo alla società e lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali”. L’obiettivo è affermare che maternità e lavoro “possono stare perfettamente insieme”.
Inoltre, per il secondo figlio l’asilo nido sarà gratis.