Le mani dello Stato sul tesoro dei Casamonica, il clan perde beni e ville di lusso per oltre 3 milioni di euro
Maxi confisca, crolla l'impero dei Casamonica a Roma: a chi sono state destinate le case sequestrate
Maxi confisca al clan Casamonica: il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Roma ha sequestrato a Giuseppe Casamonica (classe 1950) e al figlio Guerrino (classe 1970), detto Pelè, immobili, beni mobili di ingente valore (tra cui argenteria, gioielli e un autoveicolo) nonché disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro.
- Crolla l'impero dei Casamonica, maxi confisca
- Le tappe processuali
- A chi sono destinati i beni sequestrati al clan
Crolla l’impero dei Casamonica, maxi confisca
La confisca è stata eseguita nella mattinata di lunedì 24 febbraio. Il provvedimento per procedere con il sequestro è stato emesso dal Tribunale di Roma (Sezione Misure di Prevenzione) ed è divenuto definitivo il 28.01.2025, dopo l’esito della pronuncia della Quinta Sezione della Corte Suprema di Cassazione.
La confisca è il culmine di un’importante operazione di polizia giudiziaria ed è stata possibile grazie all’azione congiunta della Procura capitolina e della Questura di Roma impegnate a contrastare la criminalità organizzata e ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati.
Fonte foto: Polizia di Stato
Le tappe processuali
I beni sequestrati saranno ora restituiti alla collettività attraverso un percorso di legalità. L’operazione delle scorse ore ha origini lontane. Il 16 giugno 2020 era stato eseguito il sequestro dei beni disposto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica e del Questore di Roma.
Risale sempre a giugno 2020 l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare di 20 aderenti all’associazione mafiosa denominata “clan Casamonica” facenti capo a Giuseppe Casamonica e a Ferruccio Casamonica, tutti fortemente indiziati di organizzate ed estese attività usurarie e di esercizio abusivo del credito, con condotte estorsive nonché, di intestazione fittizia di beni.
All’esito del procedimento di prevenzione, snodatosi attraverso numerose udienze, il Tribunale ha confermato quanto disposto con il provvedimento cautelare. L’8 novembre 2021 veniva quindi emesso un decreto di confisca dei beni.
La vicenda giudiziaria si è conclusa definitivamente il 28.01.2025, con la sentenza della Corte Suprema di Cassazione che ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dai Casamonica, condannandoli oltre che al pagamento delle spese processuali anche al versamento della somma di euro 3.000 in favore della cassa delle ammende.
A chi sono destinati i beni sequestrati al clan
Tra i beni confiscati c’è la villa di via Roccabernarda, emblema del potere mafioso dei Casamonica. L’abitazione è stata affidata all’Asilo Savoia per fini sociali.
Sequestrata anche la storica dimora del clan in via Flavia Demetria che adesso è divenuta un immobile della Fondazione Pangea Onlus.
La villa a Monterosi, in provincia di Viterbo, è stata invece assegnata all’amministrazione comunale. Tanti anche gli oggetti di lusso confiscati tra cui mobili pregiati, argenteria di valore ed elettrodomestici costosi.
Inoltre il provvedimento ha permesso allo Stato di mettere le mani anche sulle disponibilità finanziarie del clan e addirittura su un’automobile di lusso.
