Le dimissioni di Vittorio Sgarbi viste da Report, la battuta di Sigfrido Ranucci dopo l'annuncio del politico
Il conduttore di Report Sigfrido Ranucci parla delle dimissioni di Vittorio Sgarbi e fa una battuta sull'ormai ex sottosegretario alla Cultura
La trasmissione Report non vuole prendersi i meriti delle dimissioni di Vittorio Sgarbi dalla carica di sottosegretario all Cultura. Lo ha sottolineato il conduttore Sigfrido Ranucci, che ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo ha svelato dei dettagli sui servizi contro il critico d’arte e non solo.
- Ranucci e la battuta su Sgarbi
- Il pensiero di Ranucci sulle dimissioni
- Il caso sull'intervista a pagamento di Sgarbi
Ranucci e la battuta su Sgarbi
Nel corso della trasmissione Otto e Mezzo, Ranucci ha infatti spiegato che Sgarbi “ha fatto tutto da solo“. L’ormai ex sottosegretario, infatti, è oggetto di un’inchiesta dll’Antitrust e secondo il conduttore di Report avrebbe “sentito il cerchio chiudersi su varie vicende che abbiamo raccontato noi col Fatto Quotidiano”.
Ranucci ha ricordato che Sgarbi è al centro delle inchieste della procura di Imperia e di Macerata, ricostruendo quelle che sono le accuse che li muove Imperia.
L’indagine, infatti, è per esportazione illecita di opera d’arte, un Valentin de Boulogne che l’ex sottosegretario “ha acquistato attraverso un suo autista per 10.000 euro e che viene stimato 5 milioni”.
Ranucci, che ha sottolineato che Sgarbi “dice che non è un vero e di non averlo mai posseduto”.
Ha però ribadito che nel suo ruolo Sgarbi avrebbe dovuto tutelare l’opera, invece “per certo c’è un contratto di una società estera, poi entrata nell’inchiesta, in cui c’è questo spostamento di quadro che è andato all’estero per partecipare a una fiera internazionale”.
Sigfrido Ranucci al Quirinale per il ricevimento in occasione della festa del 2 Giugno
Il pensiero di Ranucci sulle dimissioni
E sulle dimissioni, prima annunciate e poi accettate da Meloni, Ranucci ha un suo pensiero.
Secondo me ha annunciato le dimissioni sperando che tutti dicessero ‘no’.
Non è stato così, perché da Tokyo Giorgia Meloni le ha accettate, mettendo alla porta Sgarbi. E ora, secondo Ranucci “comincerà la lunga agonia, la trattative perché Sgarbi continuerà a fare Sgarbi”.
Il caso sull’intervista a pagamento di Sgarbi
A proposito di “Sgarbi che fa Sgarbi”, il conduttore di Report ha anche svelato un particolare emerso dagli archivi del programma Rai. Infatti, ricordando un’inchiesta sugli stipendi dei parlamentari, Ranucci ha sottolineato di avere “un documento del 2003 sugli stipendi degli onorevoli in cui avevamo fatto una richiesta parlamentare a Sgarbi per parlarci del suo stipendio”.
La risposta dell’allora deputato fu spiazzante: “Lui ci rispose con una richiesta di 7 mila euro per rilasciare l’intervista. E ci faceva uno sconto”.