Come sta Papa Francesco dopo il silenzio all'omelia nella domenica delle Palme: gli affanni e i viaggi saltati
Dopo l'omelia saltata nella domenica delle Palme, sono emersi dubbi sulle condizioni di salute di Papa Francesco. Il medico Alfieri: "Nessuna preoccupazione"
Come sta Papa Francesco? Dopo l’omelia saltata nella domenica delle Palme, risulta evidente che le condizioni del Santo Padre non sono delle migliori. Dal 29 marzo 2023 è probabilmente cominciata una fase nuova del suo pontificato: in quell’occasione Bergoglio si sentì male dopo un’udienza per una polmonite acuta, che lo costrinse a tre giorni di ricovero al policlinico Gemelli di Roma. Alla fine di febbraio di quest’anno è stato nuovamente ricoverato per i postumi dell’influenza. E qualcuno è tornato a parlare di dimissioni.
- Le condizioni di salute di Papa Francesco
- Il problema alle vie respiratorie
- Le parole del medico Sergio Alfieri
Le condizioni di salute di Papa Francesco
Dal Vaticano hanno fatto sapere che l’omelia della domenica delle palme non è stata pronunciata e che quindi non esiste, come riportato dal Corriere della Sera.
Fin dall’inizio della giornata Bergoglio si era mostrato un po’ affannato. Dopo aver ascoltato assorto il Vangelo della Passione, è rimasto a lungo in silenzio, in piedi e a capo chino.
Papa Francesco durante la Santa Messa della Domenica delle Palme in Piazza San Pietro, Città del Vaticano
Un “momento di silenzio e preghiera”, lo ha definito il bollettino della Santa Sede. Eppure, la fatica e gli affanni negli ultimi mesi sembrano raccontare altro.
Lo scorso novembre, per esempio, Bergoglio ha rinunciato al viaggio a Dubai per la Cop28, cui teneva molto, sempre per motivi di salute. Da allora è capitato diverse volte che annullasse le udienze o lasciasse la parola ad altri.
Il problema alle vie respiratorie
Francesco stesso si è giustificato parlando di una bronchite e di un’influenza che non gli hanno permesso di leggere i discorsi.
Da tempo il Santo Padre soffre alle vie respiratorie: gli manca infatti il lobo superiore del polmone destro da quando ha 20 anni. Un anno fa, inoltre, è arrivato il ricovero al policlinico Gemelli per una polmonite.
Per questo, il portavoce della Basilica di San Pietro Enzo Fortunato ha spiegato che la decisione di non leggere l’omelia è stato il frutto di una precisa scelta.
“Dinanzi al racconto della Passione di Gesù, dinanzi alle croci del mondo, dinanzi a quel raccoglimento di migliaia di pellegrini proveniente da tutto il mondo, forse il Papa ha preferito il silenzio che è stato più incisivo, a mio avviso, di molte parole – ha detto Fortunato -. Non farei strumentalizzazioni sulla salute del Pontefice. Lo abbiamo visto, al termine della celebrazione, sorridente, salire sulla papamobile e, abbracciare e salutare il popolo di Dio”.
Le parole del medico Sergio Alfieri
Sergio Alfieri, che ha operato il Papa all’addome nel luglio 2021 e nel giugno 2023, ha dichiarato al Corriere che si tratta di “un uomo di 87 anni con enormi responsabilità. È normale che attraversi momenti di affaticamento“.
“Non mi risultano situazioni di preoccupazione“, ha poi aggiunto il direttore del dipartimento di chirurgia del Policlinico Gemelli. “Il Santo Padre sta bene compatibilmente con l’età e le sue episodiche difficoltà respiratorie nei periodi più freddi, anche per il pregresso intervento polmonare subito molti anni addietro. Non lo vedo tutti i giorni ma posso assicurare che non ha malattie particolari. Si sottopone a controlli periodici”
Alfieri ha anche ricordato che il primo intervento del Papa con lui “è stato per malattia diverticolare complicata. I diverticoli infatti non si operano sempre, soltanto se sono complicati. La seconda operazione per occlusione intestinale e laparocele. Ha la testa di un 60enne e riesce a stare più avanti di noi pur continuando a governare lo Stato Vaticano senza problemi, in prima persona”.
Come è normale che accada, tuttavia, ha “gli acciacchi di un 87enne che generalmente conduce una vita più tranquilla e magari resta a casa davanti alla televisione. Lui non se lo può certo permettere. E infatti non salta un impegno o quasi”.