Laura Boldrini contro la Lega e Roberto Vannacci: l'accusa di fascismo e l'"operazione della disperazione"
Durante "È sempre Cartabianca", Laura Boldrini si è scagliata con forza contro la Lega: durissime le parole contro l'europarlamentare Roberto Vannacci
Durante la puntata di “È sempre Cartabianca” andata in onda martedì 8 ottobre su Rete 4, Laura Boldrini si è scagliata con forza contro la Lega, lanciando pesanti accuse nei confronti del partito guidato da Matteo Salvini e soffermandosi in particolare sulla figura di Roberto Vannacci.
Laura Boldrini attacca Roberto Vannacci
La deputata del Pd ha criticato il raduno annuale di Pontida, evento simbolo per il Carroccio, dichiarando: “La Lega nasce antifascista ma poi diventa convintamente fascista. E Vannacci è stata l’operazione della disperazione”.
Un’affermazione che non è passata inosservata, sollevando reazioni immediate all’interno dello studio e suscitando ampio dibattito sui social network.
La deputata del Pd, Laura Boldrini
A replicare prontamente è stata Simonetta Matone, parlamentare della Lega e anche lei ospite della trasmissione condotta da Bianca Berlinguer. Tra l’esponente del centrosinistra e la leghista è nato un confronto dai toni accesi.
Simonetta Matone difende la Lega
La Matone ha difeso il partito, ribattendo: “La Lega è un partito antifascista, è un dato storico. Il tema vero non è la sovranità, ma la lotta all’immigrazione clandestina”.
Non sono mancate, poi, ulteriori provocazioni durante il dibattito, che hanno evidenziato come il tema dell’immigrazione continui a rappresentare un terreno di scontro tra le diverse forze politiche italiane.
Il dibattito sui social
Le parole della Boldrini non hanno lasciato indifferenti nemmeno gli utenti sui social media.
In particolare, su X (ex Twitter), molti commenti si sono schierati a favore della Matone, criticando l’ex Presidente della Camera per le sue affermazioni considerate esagerate e fuori contesto.
Un utente ha scritto: “Non sappiamo minimamente cos’è il fascismo perché non vissuto. Boldrini, quello di cui parla lei oggi è carta straccia come le guerre puniche. Non ci nomini e si penta di aver mescolato i leghisti con i fascisti”.
Frasi che evidenziano come il pubblico resti fortemente diviso su argomenti legati all’identità politica e alla storia italiana, come del resto è dimostrato anche dai tanti post sui social che hanno dato manforte alla posizione espressa da Boldrini.