Latina, estetista abusiva eseguiva filler e botox senza laurea: sequestro da 500mila euro, indagine in corso
Un'estetista a Latina è stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica, eseguendo trattamenti estetici senza abilitazione.
Esercizio abusivo della professione medica è l’accusa mossa a un’estetista a Latina. L’indagata eseguiva trattamenti estetici invasivi senza alcuna abilitazione medica, mettendo a rischio la salute dei pazienti.
Indagini dei Carabinieri
Come indicato dal portale ufficiale dei Carabinieri, i militari del NAS di Latina, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno condotto un’indagine approfondita su un soggetto che praticava trattamenti estetici invasivi senza le necessarie qualifiche mediche. L’indagata effettuava valutazioni cliniche, diagnosi e iniezioni di filler e botox su pazienti, replicando le pratiche di un medico estetico.
Modalità operative e rischi
Prima di procedere con i trattamenti, l’estetista faceva compilare ai clienti una scheda sanitaria per raccogliere informazioni su eventuali patologie, allergie o farmaci assunti, un’attività riservata esclusivamente ai professionisti sanitari. Promuoveva inoltre la propria attività attraverso siti web e social network, attirando clienti con tariffe nettamente inferiori rispetto a quelle dei medici qualificati.
Conseguenze legali
Le condotte dell’indagata non solo costituivano un esercizio abusivo della professione medica, ma esponevano i pazienti a seri rischi per la salute. La somministrazione non controllata di sostanze come botox e filler può provocare reazioni avverse, infezioni e complicazioni permanenti. Per questi illeciti, l’indagata è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’articolo 348 del Codice Penale. La Procura della Repubblica di Latina ha emesso un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza della struttura utilizzata, il cui valore è stato stimato in circa 500.000 euro, decreto che è stato successivamente convalidato dal Gip.
Appello delle autorità
Le autorità esortano chiunque si sia sottoposto a trattamenti presso la struttura a segnalare eventuali problemi riscontrati e a verificare sempre le qualifiche dei professionisti a cui si affidano per interventi di natura medica. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagata vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art 27 della Costituzione.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.