Lapo Elkann furioso per la caduta di Draghi. "Buffoni, scappati di casa". Chi c'è nel mirino dell'imprenditore
Lapo Elkann durissimo su coloro che hanno fatto capitolare il governo targato Mario Draghi
Lapo Elkann sta con Mario Draghi e attacca duramente chi ha fatto capitolare l’esecutivo targato dall’ex numero uno della Bce. L’imprenditore, nelle scorse ore, ha scritto un ‘cinguettio’ di fuoco su Twitter, parlando di “una manica di buffoni e scappati di casa”.
- Cade il governo Draghi, l'ira di Lapo Elkann
- "Cantano l'inno ma sono dei Fantozzi"
- Gli strappi del M5s e della Lega, esecutivo Draghi al capolinea
Cade il governo Draghi, l’ira di Lapo Elkann
“Complimenti ai fenomeni che mandano a casa l’italiano più rispettato a livello internazionale che ha tentato con ogni sforzo di dare una mano ad un Paese disastrato da una manica di buffoni e scappati di casa“. Così in un tweet Lapo Elkann.
Il rampollo di casa Agnelli aggiunge: “Sono dispiaciuto, ma attendo con ansia l’arrivo dei fenomeni“.
E ancora: “Sarà gustoso vederli trattare per il gas, fare accordi internazionali, farsi rispettare in Europa, trattare con i grandi leader”.
“Cantano l’inno ma sono dei Fantozzi”
“Vi illudono che quando arriveranno loro si faranno rispettare, che loro sono machi, che urlano, sbandierano il tricolore, cantano l’inno, ma in realtà sono dei Fantozzi di provincia che come escono dal Raccordo contano meno di zero”, aggiunge Lapo.
“Povera Italia e tante grazie SuperMario”, conclude Elkann.
Complimenti #crisidigoverno pic.twitter.com/rVnIIuHiCO
— Lapo Elkann (@lapoelkann_) July 20, 2022
Non è la prima volta che l’uomo d’affari commenta sui social le vicende politiche. Inediti però sono i toni duri utilizzati. Lapo non ha fatto nomi e cognomi, ma non è difficile comprendere a chi si sia riferito nella sua invettiva.
Gli strappi del M5s e della Lega, esecutivo Draghi al capolinea
Nelle scorse ore Draghi non è riuscito rimettere assieme i cocci della maggioranza che lo ha sostenuto. Prima c’è stato lo strappo del M5s, seguito da quello della Lega e Forza Italia i quali hanno posto un ultimatum al premier: “Sì al governo, ma senza Movimento”. Una strada che Draghi già aveva considerato non percorribile.
Così si è conclusa l’avventura a Palazzo Chigi dell’ex numero uno della Bce che a breve salirà al Colle per rassegnare le dimissioni. Festeggia anche Giorgia Meloni che, con Fratelli d’Italia, da tempo chiede le elezioni.