Ladri rubano in casa a Chions vicino Pordenone e lasciano un biglietto di scuse e di critica ai proprietari
Dopo il furto i ladri hanno lasciato un pizzino scritto in un italiano sgangherato. La provincia di Pordenone da mesi è preda di numerosi furti
Hanno fatto irruzione in una casa di Chions, in provincia di Pordenone, e hanno rubato quel che hanno potuto. Poi, insoddisfatti per il magro bottino, hanno lasciato un messaggio ai padroni di casa. Nel pizzino le scuse dei ladri, ma anche una critica ai proprietari.
- Ladri lasciano bigliettino ai padroni di casa
- Si indaga sul bigliettino
- Serie di furti in provincia di Pordenone
Ladri lasciano bigliettino ai padroni di casa
“Scuza, ma senca soldi e dobiamo mangiare ma vedo che ance tu non hai niente. Pazzienza”.
Questo il messaggio, scritto in un italiano scalcagnato, lasciato dopo il furto.Il cerchio rosso indica la posizione di Chions, comune di poco più di 5mila abitanti a sud di Pordenone.
I ladri sono riusciti a portare via solo una macchinetta del caffè e una friggitrice ad aria.
Non si sa esattamente quando i malviventi siano entrati in casa perché i proprietari erano andati via per le vacanze estive.
I carabinieri di Azzano Decimo indagano sul furto. La speranza è che siano state lasciate impronte o altre tracce biologiche.
Si indaga sul bigliettino
I carabinieri indagano anche sul bigliettino: forse è stato scritto da stranieri, oppure si tratta di un depistaggio per far ricadere la colpa su determinati gruppi etnici.
Serie di furti in provincia di Pordenone
Il Gazzettino racconta che la provincia di Pordenone è da tempo preda di furti.
Reati simili sono già stati registrati a Porcia, Azzano, Fiume Veneto e Zoppola. E ora anche a Chions.
Tutti gli eventi criminali sono simili fra loro: i ladri vengono arrestati di rado e sempre quando è già passato molto tempo dal furto.
E anche l’iter criminale è sempre lo stesso, come in quest’ultimo caso: si attende che la famiglia si allontani da casa per poi entrare rompendo una porta o una finestra.
Il quotidiano riporta anche le raccomandazioni delle forze dell’ordine:
- prima di uscire di casa assicurarsi di avere chiuso bene porte e finestre;
- collaborare fra vicini monitorando eventuali movimenti insoliti;
- collaborare attivamente con le autorità raccontando tutto ciò che potrebbe tornare utile alle indagini.