Bari: ladri rubano l'auto di una disabile, ma c'è il lieto fine
I ladri hanno restituito la macchina, e dal lieto fine potrebbe nascere un'iniziativa solidale: comprare un mezzo pubblico per i tutti i disabili
Vicenda a lieto fine per una disabile di Bari a cui venerdì 15 gennaio è stata rubata l’auto nel parcheggio dell’Ospedale Di Venere, nel quartiere di Carbonara. I ladri, dopo aver letto l’appello sui social della donna ed essersi resi conto delle modifiche per permettere l’utilizzo del mezzo con la sedia a rotelle, hanno deciso di restituire il maltolto. Con un biglietto di scuse.
L’auto appartiene a Maria Elena Barile, 56enne affetta da sclerosi multipla. Il mezzo è attrezzato con un carrozzina e la pedana per il trasporto dei disabili.
“Anche noi abbiamo un cuore. Scusateci, non sapevamo della vostra patologia. Scusateci ancora, i ladri”, si legge nel foglio che i malviventi hanno lasciato sul sedile dell’auto rubata, ritrovata sabato 16 dai Carabinieri a Valenzano, e condiviso su Facebook dalle figlie della donna.
Appena informata del furto, le figlie Rita e Renata avevano scritto diversi post sui social. “Mettetevi una mano sul cuore e ridatecela”, si legge in uno degli appelli di Renata diventati virali grazie alla solidarietà del web.
“Grazie mille a tutti, siete stati fondamentali per questo felice epilogo: l’unione fa la forza! Vi voglio bene”, scrive ancora Rita dopo il ritrovamento. “Avete restituito a mia madre la sua libertà. Grazie! Grazie a tutti voi per averci aiutato e supportato con tutte le vostre condivisioni!”, fa eco la sorella.
“In tanti ci avete scritto per far partire una raccolta fondi col fine di donare un’auto speciale a mamma. Vi abbiamo risposto di sì, ma a condizione che non fosse destinata solo a lei! Serve un’auto per tutti, basata sul noleggio a titolo gratuito, perché come mamma ci sono tante persone che ne hanno bisogno. Vogliamo che questa storia abbia un lieto fine anche per i tanti meno fortunati, ci stiamo attivando: vi aggiorneremo presto!”, fa sapere ancora la famiglia su Facebook.
Fonte foto: Facebook