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La Venere degli Stracci torna a Napoli, appello dell'artista Michelangelo Pistoletto all'autore dell'incendio

Dopo 238 giorni la Venere degli Stracci è tornata a Napoli: l'opera dell'artista Michelangelo Pistoletto era stata incendiata da un giovane, ora in carcere

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Mercoledì 6 marzo, in piazza Municipio a Napoli, è tornata la Venere degli Stracci, opera dell’artista Michelangelo Pistoletto. Era già stata portata lì il 28 giugno, ma dopo pochi giorni – il 12 luglio – era stata incendiata da un giovane con problemi psichici, attualmente in carcere.

L’appello di Pistoletto

La Venere degli Stracci resterà in piazza per tre mesi prima di essere collocata in via permanente nella chiesa di San Pietro ad Aram.

Questo l’appello di Michelangelo Pistoletto all’autore dell’incendio: “Felice che la Venere sia rinata. Voglio abbracciare colui che l’ha incendiata“.

Entusiasta il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Importante sfida vinta. Sia rinascita anche per chi la diede in fiamme”.

Cosa simboleggia la Venere degli Stracci

La Venere degli Stracci è un’opera dell’artista biellese Michelangelo Pistoletto, costituita da una scultura in acciaio, riproduzione della statua Venere con mela dello scultore neoclassico danese Bertel Thorvaldsen, affiancata da una montagna di stracci.

Esistono diverse versioni di quest’opera, conservate in varie strutture museali come la Fondazione Pistoletto a Biella, il museo d’arte contemporanea di Napoli e di Rivoli, oltre che alla Tate Gallery di Liverpool.

Quella incendiata era una delle versioni che l’artista aveva regalato a Napoli: “Questi stracci sarebbero solo dei rifiuti se non ci fosse la Venere che viene dalla storia della bellezza, della felicità, che rigenera questi stracci e che di colpo diventano opera d’arte, ritornano a vivere”, aveva dichiarato Pistoletto il 28 giugno scorso, in occasione dell’inaugurazione.

venere-degli-stracci-napoli Fonte foto: ANSA
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