La storia di Carlo Gilardi dalla gestione del patrimonio al ricovero nell'Rsa: il suo caso alla Corte Europea
Carlo Gilardi è morto a 92 anni in un hospice. Della sua storia avevano parlato 'Le Iene' e il suo caso era finito sul tavolo della Corte Europea
Quella di Carlo Gilardi è una storia spesso portata in televisione: tasselli fondamentali della sua vicenda personale sono il suo patrimonio e il ricovero nell’Rsa dalla quale spesso l’anziano aveva espresso la volontà di andarsene, ma senza risultati. La grande risonanza che il suo caso aveva ottenuto a seguito dei numerosi servizi andati in onda su più reti aveva portato all’intervento della Corte Europea per i diritti dell’uomo.
- La storia di Carlo Gilardi: l'eredità e le richieste di denaro
- Gli amministratori di sostegno
- Il ricovero nell'Rsa
- L'intervento della Corte Europea: cosa dice l'articolo 8
- La morte
La storia di Carlo Gilardi: l’eredità e le richieste di denaro
La storia di Carlo Gilardi è nota ai più dopo i ripetuti servizi mandati in onda da ‘Le Iene’.
Gilardi, 92 anni e autoctono di Airuno (Lecco), nel 2017 aveva ottenuto una grossa eredità di famiglia del valore di milioni di euro.
Airuno (Lecco), paese natale di Carlo Gilardi che egli stesso chiamava “Terra mia cara”
Va detto che Gilardi era stato docente di Estimo e Ragioneria, quindi era piuttosto noto nel territorio con tanti ex alunni che nei suoi confronti nutrivano una profonda stima.
L’eredità di famiglia attirò l’attenzione di tante persone che, a vario titolo, spesso bussavano alla sua porta per chiedergli denaro e Carlo Gilardi, dallo spirito fortemente altruista, dispensava aiuti per tutti.
Per questo la famiglia scelse di affidarlo ad amministratori di sostegno.
Gli amministratori di sostegno
In quattro anni, come ricostruisce ‘Il Giorno’, Carlo Gilardi avrebbe dispensato almeno mezzo milione di euro a tutti i questuanti che bussavano alla sua porta, senza mai rivedere un centesimo.
Si disse che solamente il badante avrebbe ricevuto da lui almeno 57 mila euro, come scrivono su ‘Fanpage’.
Per questo motivo i famigliari, convinti che il congiunto avesse bisogno di un aiuto in termini di gestione delle proprie finanze, gli affidarono un amministratore di sostegno.
Con questa novità iniziarono i problemi: Carlo Gilardi si vide negare il diritto di disporre liberamente del proprio patrimonio.
Il ricovero nell’Rsa
Il 27 ottobre 2020 fu disposto il ricovero coatto di Carlo Gilardi nell’Rsa da parte delle istituzioni con l’intento di proteggerlo dagli approfittatori.
Tuttavia il “professore” – così era noto tra i suoi affetti e i suoi concittadini – manifestò da subito la sua contrarietà al ricovero.
Fu proprio nel 2020 che entrarono in gioco ‘Le Iene’ che con vari servizi raccontarono la sua storia e denunciarono la sua condizione di ricovero forzato.
Tante furono le manifestazioni per chiedere la sua liberazione e tanti furono i suoi appelli lanciati a favor di telecamera.
L’intervento della Corte Europea: cosa dice l’articolo 8
Con il passare degli anni la sua vicenda arrivò fino alla Corte Europea dei diritti umani.
La Corte, con una sentenza emessa nel luglio 2023, ha condannato l’Italia per la violazione dell’articolo 8 della Convenzione Europea, che recita quanto segue:
- Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.
- Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.
La morte
Carlo Gilardi è morto il 23 ottobre 2023 nell’hospice di Airuno, dove era stato trasportato a causa del progressivo aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Non è mai riuscito a fare ritorno a casa.